Addirittura 8.000€ di multa per chi circola con un particolare veicolo ed è una vera e propria stangata che però è importante conoscere.
Dal punto di vista di questa stangata, la novità arriva proprio dalla sentenza della corte di Cassazione numero 16.787 del 24 marzo 2022. In sostanza l’articolo 214 del codice della strada grazie a questa sentenza può trovare la sua applicazione anche nel caso di un veicolo sottoposto a Fermo amministrativo.
In sostanza se il veicolo sottoposto al fermo amministrativo è in circolazione la sanzione amministrativa va da 1984 euro a 7.937 euro. Una stangata veramente fortissima ma almeno le sanzioni accessorie non saranno applicate. Quindi per chi circola con l’auto sottoposta a sequestro non ci sarà la confisca e nemmeno la revoca della patente.
Come funziona adesso questa dura sanzione
Attenzione però perché se chi circola con l’auto sottoposta a sequestro è anche stato nominato custode del veicolo gravato dal fermo amministrativo ci sarà anche invece il sequestro della patente. Quindi in sostanza il sequestro dell’automobile non ci può essere ma la sanzione è pesantissima.
Infatti proprio la natura del fermo amministrativo è quello di tenere la custodia del veicolo finché non ci si sarà liberati dalle cosiddette ganasce fiscali. Il fermo amministrativo ricordiamo che scatta proprio quando un soggetto è debitore di cartelle esattoriali. Se la posizione debitoria è forte ecco che può scattare il fermo amministrativo che viene definito proprio ganasce fiscali perché il suo scopo è proprio quello di bloccare l’automobile.
Cosa succede concretamente e come può essere rimosso questo vincolo
Quindi il credito non riscosso può essere di tantissimi tipi, si va dall’irpef alle tasse automobilistiche o ad altre cose. Il fermo amministrativo funziona proprio tramite l’iscrizione nel pubblico registro automobilistico. Quindi se il veicolo è sottoposto a fermo amministrativo non può né circolare ma neppure essere demolito.
Molti non lo sanno e credono che l’unica conseguenza del fermo amministrativo sia proprio l’impossibilità a circolare, ma invece no: c’è anche un altro limite ed è proprio quello della demolizione. Ma che cosa succede quando si paga quello che si deve pagare?
Cosa succede al PRA ed il dubbi sulle multe 2023
A questo punto ci sarà il provvedimento di cancellazione del fermo amministrativo del PRA. Ma attenzione però perché la cancellazione avviene in maniera automatica per i fermi dopo il primo gennaio 2020 e invece c’è bisogno di un’apposita richiesta per i fermi amministrativi che vengono prima del primo gennaio 2020.
Ma oggi molti si chiedono cosa accadrà alle multe del 2023. Infatti si parla con insistenza di un aumento di circa il 10% per adeguarle all’inflazione. C’è chi sostiene che il governo prenderà questa decisione prima o poi per fare cassa e chi invece ritiene che il governo non vorrà gravare ulteriormente sulle famiglie con quella che sarebbe un’ennesima stangata. Staremo a vedere.