Tredicesima e tanti bonus in arrivo nel mese di dicembre. Per molti lavoratori una boccata di ossigeno contro la crisi economica. Chi sorriderà di più?
Stiamo per entrare nel periodo dell’Avvento. Il periodo che per i cristiani precede la venuta più attesa, propedeutica al Natale di Gesù. Ma il mese di dicembre è anche il momento in cui tanti lavoratori italiani attendono la venuta di qualcosa di assai meno spirituale, ma molto più concreto, considerato il periodo così complesso che si sta vivendo.
Negli ultimi decenni non si ricorda un momento così difficile dal punto di vista economico. Per molti l’arrivo del Natale è un momento anche di forte preoccupazione, perché non si sa bene come si arriverà alla festa più bella e tradizionale dell’anno. Alcune categorie di lavoratori però potranno sorridere più di altri. Per loro sono previste ricche consegne…di denari.
Tredicesima e tanti bonus, il Natale riprende colore
Un rosario di drammi. Gli ultimi tre anni sono stati particolarmente duri per imprese e famiglie italiane, e non soltanto. Dal marzo 2020, dallo scoppio “ufficiale” della pandemia di Covid – 19, a cui si è aggiunto il 24 febbraio 2022 uno scoppio ancora più tragico, ovvero quello della guerra tra Russia ed Ucraina, fino ad oggi lo stato dell’economia di famiglie ed imprese è visibilmente peggiorato. Il lockdown prolungato, e necessario, per tentare di arginare il flusso infettivo del virus, era già stato un colpo durissimo soprattutto per le piccole e medie imprese.
La guerra, la crisi energetica e l’inflazione hanno completato l’opera di impoverimento progressivo dell’intero tessuto sociale. Gli ultimi governi, dal Conte 2 che ha gestito la pandemia nel periodo più complesso al governo Draghi, che ne ha proseguito il lavoro gestendo la campagna di vaccinazione fino al nuovo governo Meloni, hanno dato priorità agli aiuti, o sostegni, alle imprese ed alle famiglie in difficoltà. Il governo presieduto dalla premier Giorgia Meloni non ha al momento, e speriamo non l’abbia più, la priorità pandemica.
Ma ha da risolvere tutto quanto derivato dal conflitto russo – ucraino, ovvero la difficile soluzione del caro – bollette cresciute in maniera esponenziale a causa della grave crisi energetica. Importanti, in questo ultimo periodo, sono stati i rinnovi di alcuni contratti di lavoro che già nel mese di dicembre porteranno delle gradite sorprese nella busta paga dei lavoratori. Sono importanti, e particolarmente graditi, dal momento che l’ultimo mese dell’anno ha in calendario le festività natalizie e poterle festeggiare con qualche soldo in più non può che far piacere.
Non sono però tutte rose e fiori poiché secondo i dati della Cgia buona parte di questi entrate “usciranno” per pagare la rata del mutuo, sempre più alta per via dell’aumento dei tassi di interesse, le bollette di luce e gas, la TARI e la seconda rata dell’ IMU per la seconda casa.
A chi la ricca tredicesima?
Il premier Giorgia Meloni ha annunciato il 10 novembre 2022 il rinnovo del contratto del comparto scuola. Un rinnovo molto importante poiché riguarda circa 1.200.000 dipendenti pubblici che operano nella scuola tra docenti e personale ATA. Un rinnovo atteso ben quattro anni e che produrrà i suoi primi frutti concreti nella busta paga di dicembre.
A dicembre saranno quindi gli insegnati a trovare un bel pacco sotto il loro albero di Natale. Un pacco particolarmente consistente perché al suo interno conterrà lo stipendio, la tredicesima nonché il pagamento degli arretrati. Il 15 dicembre arriverà lo stipendio di dicembre insieme alla tredicesima. Il saldo degli arretrati relativi al contratto scuola appena rinnovato sarà accreditato tra il 23 ed il 24 dicembre. Per tutti loro sarà senza dubbio sarà un Buon Natale.