Oggi l’inflazione è arrivata al 12%, e questo significa che i soldi tenuti in banca si stanno erodendo ad un ritmo spaventoso.
Per anni siamo stati abituati ad un’inflazione praticamente inesistente e quindi tenere i soldi fermi sul conto non sembrava questo grandissimo peccato. In effetti per tantissimi anni l’inflazione è stata proprio una parola bandita dal vocabolario della gente comune. Negli anni settanta l’inflazione era una specie di spettro di cui tutti avevano paura.
Ma da quando c’è l’euro con tutta la sua grande forza e soprattutto da quando le banche centrali hanno cominciato a tenere sistematicamente i tassi troppo bassi, l’inflazione non ha più fatto paura proprio a nessuno. Quindi di conseguenza nessuno sentiva più l’esigenza di difendere il denaro dall’inflazione.
Il ritorno dell’inflazione alta
Era proprio una questione culturale: l’inflazione era uscita completamente fuori dal vocabolario di ciò che faceva paura all’uomo comune. Ma adesso è cambiato tutto perché le banche centrali hanno tenuto i tassi a zero per troppo tempo e questo insieme ai grossi problemi sulla supply chain ha creato un grosso allarme sull’inflazione. L’inflazione attualmente sta mettendo veramente in ginocchio le famiglie e le imprese e tanti stanno consigliando di investire in borsa.
Infatti puntare su Bot o buoni fruttiferi postali in realtà offre un rendimento piuttosto interessante ma che appare ridicolo rispetto all’inflazione. Per esempio il recente buono fruttifero postale che offre il 3% lordo in realtà va ad erogare una cifra netta che se paragonata al mostruoso 12% dell’inflazione appare veramente ben poca cosa. Di conseguenza oggi tanti guardano alla borsa come rifugio dell’inflazione.
La borsa non è un rifugio contro l’inflazione
In effetti se guardiamo ai dati storici la borsa cresce mediamente dell’8- 9% all’anno e quindi un valore del genere che peraltro rimane invariato sostanzialmente da decenni non può che fare gola. Ma questo è un discorso molto fallace. Dire che la borsa mediamente nei decenni è sempre cresciuta del 8-9% all’anno in realtà è una trappola.
Infatti questo valore è assolutamente vero ma in questo valore si devono anche mettere dei crolli tremendi che fanno fuggire la gente dall’investimento e che poi sono una stangata. Dire che a lungo termine la borsa guadagna sempre è una verità ma l’altra faccia della medaglia è che la stragrande maggioranza delle persone che investe in borsa in realtà perde e perde anche tantissimo.
Rischio alto per neofiti
Quindi non bisogna mai dimenticare che l’inflazione è una minaccia ma che la borsa è un investimento ad alto rischio nel quale non si si può assolutamente improvvisare. Il panic selling in borsa si può scatenare nei momenti più imprevedibili e chi non sa come gestirlo viene travolto.
Un aumento a lungo termine implica che i soldi vadano tenuti “fideisticamente” a lungo termine ed è una cosa che per mille motivi pratici e psicologici pochissimi possono permettersi.