Per evitare di avere problemi con la pensione e soprattutto per fare in modo di avere un assegno più ricco è fondamentale eliminare i contributi dannosi.
Molti credono che i contributi siano comunque sia positivi, infatti la maggior parte dei lavoratori italiani pensa che i contributi comunque sia vadano ad aumentare la pensione. Il concetto che molti hanno dei contributi è “che più ce n’è è meglio è” e che i contributi sono sempre qualcosa di positivo.
Infatti un contributo per quanto piccolo sia, comunque sia arriverà a dare qualche cosetta di più alla pensione e quindi come può essere dannoso un contributo o comunque sia inutile? Molti non lo sanno ma in realtà tantissimi contributi sono inutili per la pensione o sono addirittura dannosi. Infatti non vale più il concetto che più ce n’è meglio è: bisogna assolutamente toglierselo dalla testa. Per esempio il lavoro part time molto spesso è dannoso per la pensione.
I contributi non sono tutti buoni e imparare a distinguere è importante
Ma cerchiamo di capire come funziona. Per capire la differenza tra contributi utili e contributi dannosi bisogna tenere presente la differenza tra il sistema retributivo e sistema contributivo. Infatti nel sistema retributivo, maggiore è lo stipendio che si riesce a ottenere alla fine della carriera e più alta sarà la pensione. Infatti con il sistema retributivo gli ultimi cinque o dieci anni di lavoro diventano determinati.
Quindi con il sistema retributivo proprio quelli che hanno guadagnato di più negli ultimi 5 o 10 anni prendono di più di pensione. Bisogna tenere presente che oggi la maggior parte dei dipendenti si trova effettivamente nel sistema contributivo però tanti di coloro i quali sono più vicini all’età pensionabile hanno il sistema misto. Per fare un esempio se si è percepita la naspi, la naspi va a fare media e quindi abbassa l’importo finale.
Se si tolgono i contributi nocivi arriva pensione più facile e assegno più ricco
Se si sono percepiti dei contributi particolarmente bassi come valore, andranno di nuovo a fare media e ad abbassare l’importo finale. Poi c’è anche da tenere presente che la possibilità di neutralizzare i contributi nocivi si può fare soltanto per il calcolo dell’assegno pensionistico per quello che riguarda la quota contributiva. Quindi sarà possibile utilizzare i contributi sulla quota contributiva perché proprio sulla quota contributiva non comportano alcun rischio.
Ma la questione aperta sulle pensioni è quella delle troppe riforme estemporanee che complicano la vita ai lavoratori ed ai caf.
Contributi nocivi e normativa che cambia sempre
Infatti gli ultimi tre governi, Conte, Dreghi e Meloni hanno sempre voluto scongiurare il ritorno alla legge Fornero e lo hanno fatto con riforme temporanee che duravano solo un anno. Questo riformare continuamente le pensioni rende gli errori più facili e la vita a chi si vuole pensionare più difficile e non è un bene.