Arriva la nuova opportunità Inps: 3 mesi pagati per stare a casa coi figli. Ecco in cosa consiste e come richiederlo subito
Il periodo che stiamo vivendo è sempre più difficile e particolare, soprattutto per quelle famiglie che più di tutte stanno subendo le conseguenze del recente rincaro dei prezzi e dell’inflazione. Fare la spesa, acquistare un prodotto, pagare le bollette e anche stare con la propria famiglia è sempre più difficile e molto più costoso rispetto a prima.
Proprio per questo le possibilità fornite dallo Stato nei confronti dei cittadini possono rappresentare una grande opportunità per molti di coloro che si trovano in condizioni di maggiori difficoltà. Spazio, quindi, a bonus e altre agevolazioni piuttosto utili in questo periodo. Ecco la nuova opportunità Inps: 3 mesi pagati per stare a casa coi figli. Vediamo in consa consiste e come richiederlo subito.
Arriva un’interessantissima novità con il D.lgs. n. 105/2022, il quale ha previsto ulteriori disposizioni in materia di famiglia, con lo scopo di aumentare la compatibilità tra l’attività lavorativa e la vita privata dei genitori. Inoltre, vi è la finalizzazione a garantire la parità di genere anche all’interno dell’ambito lavorativo e familiare, distribuendo e condividendo le varie responsabilità che questa compete tra i due genitori. Ci sono dunque importanti novità riguardo la paternità e maternità, i congedi parentali, i riposi e i permessi. Ecco perché l’Inps ti dà la possibilità di avere 3 mesi pagati per stare a casa coi figli.
Grazie a queste modifiche i genitori avranno diritto, infatti, a 3 mesi di congedo entro il primo anno di vita del loro figlio. Ma anche entro l’anno dall’ingresso del bambino nella famiglia, in caso si tratti di adozione o affidamento. Intanto l’Inps ha emanato la circolare n.122/22 in cui ha comunicato la possibilità per i genitori di poter utilizzare delle novità legate ai congedi parentali. In questo modo sarà possibile regolarizzare in via successiva la fruizione utilizzando la presentazione della domanda telematica Inps.
Dunque, ci sarà il riconoscimento del diritto di congedo parentale anche per i padri lavoratori autonomi. Grazie alle nuove norme, infatti, questi avranno diritto a 3 mesi di congedo per ogni genitore, utilizzabile entro il primo mese di vita del minore. L’indennità di congedo è pari al 30% della retribuzione convenzionale e risulta essere subordinata all’effettiva astensione dalle mansioni lavorative.
Secondo le normative, il diritto al congedo viene riconosciuto quando vi è la presenza del versamento dei contributi del mese precedente a quello in cui il congedo è iniziato. Inoltre, il congedo risulta essere compatibile con una possibile contemporanea fruizione dei periodi di maternità della madre, oltre che con la fruizione del congedo parentale.
È possibile richiedere il congedo presentando telematicamente la domanda di congedo parentale dei padri lavoratori autonomi. Le domande devono in qualsiasi caso essere relativi tra il 13 agosto e il 25 novembre 2022. Mentre per i periodi successivi, le domande dovranno essere presentate prima dell’inizio del periodo di fruizione.
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