Controlli fiscali. Nuovo governo, nuovo piano per combattere l’evasione fiscale. Anche su questo tema Giorgia Meloni ha le idee chiare e si differenziano sostanzialmente da quelle di Mario Draghi.
E’ un classico della politica. Il nuovo governo cerca immediatamente di dare un segno tangibile del cambiamento in atto. Il governo Meloni su temi quali la guerra in Ucraina e la fedeltà alla Nato si è espressa in maniera chiara, proseguendo la linea tracciata dal precedente governo Draghi ma adesso vuole iniziare a marcare una netta linea di discontinuità dal precedente esecutivo. E si parte dalla lotta all’evasione fiscale.
La lotta delle lotte. Una battaglia che da decenni si combatte e che mai si riesce a vincere. Il governo presieduto dal premier Giorgia Meloni ha le idee chiare e la linea guida è già stata tracciata. Quel che è certo è che adesso, sul tema del come affrontare e sconfiggere l’evasione fiscale, inizia a vedersi una netta discontinuità con il governo guidato da Mario Draghi.
Nuovo governo, nuovo tutto. Anche per quanto riguarda le politiche per combattere l’evasione fiscale. Si è perso ormai il conto dei governi che sono subentrati ad altri governi e che lanciavano, appena insediati, la regola perfetta per sconfiggere, una volta per tutte, l’evasione fiscale, uno dei drammi “storici” dell’Italia. Ed il governo guidato dal premier Giorgia Meloni non fa eccezione.
La battaglia che intende intraprendere contro l’evasione fiscale parte dall’Agenzia delle Entrate, che vedrà modificati i suoi criteri di valutazione. Pertanto si alla lotta all’evasione, ma con regole diverse dal passato. Giorno dopo giorno si comprenderanno meglio le direttive del governo di Giorgia Meloni. Si comincerà a vedere in quale perimetro vorrà muoversi e con quali tempistiche. Per quando riguarda le regole guida sono già state tracciate dal premier.
Quello che ha in mente Giorgia Meloni è una profonda riforma del Fisco. Si potrebbe definire basato su tre punti precisi. Diminuzione della pressione fiscale su famiglie ed imprese. L’introduzione del quoziente familiare e la flat tax per le imprese persegue esattamente questo obiettivo. Una tregua fiscale che si attuerà attraverso una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. Una vera lotta contro l’evasione fiscale. Un’evasione fiscale che si concentrerà più verso le grandi aziende, lasciando un po’ più tranquille le piccole e medie imprese.
La frase del premier: “Non disturbare chi vuol fare“, sembra proprio indirizzata a quelle piccole e medie imprese che costituiscono, da sempre, un grande bacino di voti per la destra italiana. E la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali sembra un ulteriore assist a quella parte di tessuto imprenditoriale. Eliminare, magari per sempre, vecchie pendenze fiscali e rituffarsi vergini nel mondo degli affari, magari dando anche un calcio a scontrini e Pos.
Con il nuovo governo riparte una nuova politica contro l’evasione. Un nuovo schema che segue logiche diverse. Giorgia Meloni ha più volte ringraziato il suo predecessore Mario Draghi. Sulla politica estera il neo premier ha seguito i consigli dell’ex Governatore e Presidente della Banca d’Italia. Adesso che è lei a capo dell’esecutivo vuole iniziare ad attuare il suo piano per l’Italia. Da adesso tutti dovranno fare i conti con Giorgia Meloni e le sue regole.
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