Chi siamo

Redazione

Disclaimer

Privacy Policy

Vacanze di Natale e weekend gratis con la legge 104, anche ai parenti, con la novità tutti partono

Foto dell'autore

Stefano Vori

Legge 104. Quante volte abbiamo sentito nominare questa legge. Ma esattamente cosa dice, a chi è rivolta e quali sostegni concreti offre a chi ne ha diritto?

Per coloro che non hanno un familiare o un parente con disabilità, la Legge 104 è poco più di un numero, legato a delle norme che non si conoscono e che non è necessario conoscere se non si vive quella determinata problematica.

Per milioni di famiglie, la Legge 104 è una risorsa, una fiammella accesa che fa comprendere come lo Stato ti sostenga in una battaglia non sempre, anzi mai, facile. Un sostegno non sempre costante, non sempre “umano”. Ma cos’è esattamente la Legge 104?

Legge 104, cosa dice e chi riguarda

La legge del 5 febbraio 1992 n.104, che i più conoscono come Legge 104/92, è il riferimento legislativo che riguarda: “L’assistenza, l’integrazione sociale ed i diritti delle persone che handicappate“. Al di là del terribile termine utilizzato, ovvero “handicappato”, la legge si rivolge, sostanzialmente, a tutte le persone che presentano delle disabilità.

All’interno della legge vi sono anche ampi e chiari riferimenti alle persone che vivono al fianco dei disabili. Vengono solitamente denominati con il termine anglosassone caregiver, ovvero coloro che concretamente li assistono. La legge nasce con il preciso intento di dare un sostegno concreto alla persona con disabilità ed alla sua famiglia, perché soltanto così si potrà raggiungere l’obiettivo dell’autonomia e dell’integrazione sociale.

Come detto la Legge 104 presenta delle agevolazioni che riguardano sia la persona disabile, sia chi lo assiste quotidianamente. E per chi assiste la persona con disabilità vi sono i permessi 104 ed il congedo straordinario. Grazie a queste possibilità chi assiste la persona disabile può assentarsi dal proprio posto di lavoro ed il periodo di assenza è legato al tipo di assistenza necessaria.

E se si vuole accompagnare la persona disabile in vacanza?

In vacanza con la persona disabile

Ricordiamo che il lavoratore che assiste il familiare con disabilità, ha tre giorni al mese di permesso retribuito. Si può ricorrere, nei casi più gravi, a quello che è solitamente definito come congedo straordinario che consente, proprio per le gravi motivazioni che accompagnano la richiesta, di potersi assentare dal proprio posto di lavoro per un periodo di 2 anni. Ma attenzione!

legge 104
Pixabay

Chiunque utilizzasse i congedi ed i permessi non per l’assistenza al familiare disabile, bensì per fare i propri comodi, corre serissimi rischi. Si va dal licenziamento in tronco alla denuncia penale. La Legge 104 è un ausilio importante che senza dubbio può, e deve essere migliorato, ma che garantisce una serie di agevolazioni importanti sia per la persona disabile sia per la sua famiglia. Abusarne per i propri comodi è una doppia vergogna.

Gestione cookie