Bonus matrimonio, mamme con figli. Il governo punta dritto al rilancio della famiglia con una serie di incentivi per invertire la tendenza degli ultimi anni.
Se da un lato la priorità del governo presieduto dal premier Giorgia Meloni è stata data al sostegno a famiglie ed imprese contro il caro – bollette, la scelta “politica” di rilanciare quella che può essere definita come la famiglia tradizionale, sembra non possa essere minimamente messa in discussione.
Una serie di iniziative ed agevolazioni sono orientate in una precisa direzione. A partire dal bonus matrimonio per finire ai sostegni per le donne che decidono di avere figli. Il tutto per cercare di invertire una tendenza che negli ultimi anni ha lanciato segnali allarmanti, soprattutto per quanto riguarda la drastica riduzione delle nascite.
Cerchiamo di conoscere meglio le proposte dedicate alle famiglie che il governo intende mettere sul tavolo .
Bonus matrimonio, dove tutto ha inizio
Cambiano i tempi. A qualcuno può anche non piacere. Possono non piacere i cambiamenti, piccoli e grandi, che mutano nel tempo. Riti, abitudini, tratti distintivi di una nazione e di un popolo che via via vanno scemando, quasi a scomparire. Nell’Italia cattolica, che ha al suo interno il Vaticano, la casa del Papa, il volto della cristianità in terra, il sacro rito del matrimonio, propedeutico alla famiglia e alla nascita dei figli, è stato per secoli un dogma. Negli ultimi decenni i matrimoni religiosi hanno subito un lento ma inesorabile declino, mentre sono cresciuti in maniera evidente le celebrazioni civili. Non è soltanto, probabilmente, un discorso di estrema laicizzazione del concetto di unione. In molti casi il rito civile viene scelto solo, e soltanto, per mere questioni economiche. Costa molto meno. Punto.
Ecco quindi che se si vuole rilanciare la secolare tradizione italica del matrimonio, occorre cercare di aiutare i futuri sposi ad abbattere i costi. Il bonus matrimonio è stata un’iniziativa partita dalla Lega e, inizialmente, riguardava soltanto i matrimoni celebrati in chiesa. Corretta in corsa ed eliminata quell’incomprensibile limitazione, il bonus è stato allargato anche ai riti civili. Ma in cosa consiste il bonus matrimonio? Il bonus altro non è che uno sconto fino a 20000 euro sui costi della cerimonia. Ovviamente vi sono delle norme da rispettare. Il rito matrimoniale deve essere celebrato in Italia tra persone che abbiano da almeno dieci anni la cittadinanza italiana. La coppia non deve avere un ISEE superiore ai 23000 euro ed un’età superiore ai 35 anni. Le spese devono non soltanto essere certificate, ma saldate con metodi tracciabili, mentre lo sconto sarà poi ripartito equamente in cinque anni.
E poi ancora Bonus Mamma e Bonus Bebè
Nel solco degli incentivi dedicati alla famiglia arriva anche il Bonus mamma. Il bonus viene raddoppiato dal momento che allo sgravio del 50% sui contributi previdenziali a carico delle mamme si aggiunge l’opportunità di poter usufruire del bonus contributivo, come specificato nella nota INPS 042/2022. Tale sgravio si riferisce a tutte le diverse tipologie di lavoro dipendente.
Per quanto attiene al Bonus bebè ormai, da inizio 2022, ha un nome ben preciso: Assegno unico universale. Per presentare la domanda per ricevere l’Assegno unico universale è necessario accedere al sito web: www.inps.it, entrando nel servizio “assegno unico e universale per i figli a carico” oppure contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa).
