Novità dalla legge di bilancio e sono tutte positive. Sembra davvero che il 2023 riserverà agli italiani una sorpresa inattesa ma tanto desiderata: stipendi più alti.
Eppur si muove. Sembra che, nonostante tutto, qualcosa si stia muovendo. Timidi segnali di una ripartenza lentissima ma che si riesce ad intravedere. Il nuovo governo di Giorgia Meloni sta affrontando questo periodo difficile cercando però di buttare le basi per un 2023 che possa regalare qualche sorriso in più agli italiani.
Le risorse non sono molte, come sempre. E questa volta sono addirittura inferiori al solito. Come se non bastasse c’è anche da fronteggiare una terribile crisi energetica che ha generato bollette con importi a tre / quattro / cinque cifre, che stanno polverizzando le economie di famiglie ed imprese.
L’obiettivo però è crescere e per crescere occorre che crescano gli stipendi.
Novità dalla Legge di Bilancio
Vi sono dei periodi in cui risulta persino difficile sognare. E quello che stiamo vivendo non è certo un bel periodo. La guerra scoppiata tra Russia ed Ucraina, appena fuori dai nostri confini, ci ha fatto sprofondare nuovamente in un incubo che speravamo di non conoscere mai. Ha riportato alla memoria i racconti dei nostri genitori e dei nostri nonni, che la guerra l’avevano vista con i loro occhi e sentita sulla loro pelle. In questo clima di tensione, ed orrore, anche la gravissima crisi economica, dovuta pressoché interamente al conflitto scoppiato il 24 febbraio 2022, sembra quasi passare in secondo piano. Guerra e crisi economica viaggiano a braccetto, insieme. L’una legata visceralmente all’altra ed entrambe sono protagoniste di una crisi che sta mettendo in ginocchio milioni di persone in tutta Europa.
I conti iniziano davvero a preoccupare. Ora ci vorrebbe un segno che possa regalare un po’ di fiducia nel domani. Il nuovo esecutivo appena insediato e guidato dal premier Giorgia Meloni intende proseguire sulla strada tracciata dal precedente governo, guidato a sua volta da Mario Draghi, e volto al taglio del cuneo fiscale. La diminuzione della tassazione ad aziende ed imprese permetterebbe ai lavoratori di ricevere una busta paga più pesante. E se nell’intenzioni del governo presieduto dall’ex governatore della Banca d’Italia il taglio del cuneo fiscale riguardava 2 punti in percentuale, il nuovo governo potrebbe spingersi ancora oltre arrivando a 3 punti in percentuale. Questo significherebbe davvero un importante aumento delle buste paga dei lavoratori. Ma cosa ci dicono le novità estrapolate dalla Legge di Bilancio?
Stipendi più alti
Il 2023 che sta per affacciarsi potrebbe davvero regalare una bella sorpresa a milioni di italiani. La Legge di Bilancio ha mostrato in maniera chiara come alcune fasce di reddito potranno vedere consistenti aumenti all’interno dello loro buste paga. La maniera migliore per combattere questa crescente inflazione che, con gli stipendi rigorosamente bloccati, ha corroso buona parte del potere d’acquisto. Da quanto trapelato i maggiori benefici potrebbero riguardare la fascia di reddito inferiore ai 23000 euro annui.
Le misure che qui stiamo accennando, nell’attesa di conferma ufficiali da parte dell’esecutivo, riguarderanno esclusivamente i lavoratori dipendenti. Per quanto riguarda il grande popolo dei lavoratori autonomi e le Partite IVA potranno contare sulla Flat Tax, la cui soglia è stata ampliata, essendo passata da 65000 euro annui a 85000 euro annui. La manovra economica per ben 21 miliardi sarà orientata al sostegno di famiglie ed imprese in difficoltà a causa del caro – bollette.
Gli 11 miliardi residui, dei 32 miliardi in totale che costituiranno la nuova manovra economica, saranno indirizzati, in buona misura, verso la crescita degli stipendi. Crescere un po’ tutti e a tutti i costi, per vedere finalmente un po’ di luce in fondo al tetro tunnel.