Gli Sugarfree sono stati una band famosissima nei primi anni del 2000, ma di recente di loro non si sente più parlare. Ecco che cos’è successo.
“Affetto da una strana forma di cleptomania, voglio averti mia”:alzi la mano chi è nato tra gli anni ’80 e ’90 e non ha mai cantato questa strofa del brano.
Certo, molti pensavano impropriamente che la paternità del singolo fosse delle Vibrazioni – la band “capitanata” da Francesco Sarcina – ma così non è: a cantarlo erano gli Sugarfree. Il suo titolo era Cleptomania e risale precisamente all’ottobre del 2004. Quel singolo fu un vero e proprio successo, ma qualcosa dopo andò storto. Ecco che fine ha fatto poi la band.
Gli Sugarfree e l’immenso successo di “Cleptomania”
La band era da poco emersa nel mare magnum di artisti emergenti, considerando soprattutto che all’epoca salire alla ribalta era molto più complesso rispetto ad oggi. Non c’erano i social, il web aveva tutt’altra funzione, non esistevano le star di YouTube. Eppure Gli Sugarfree arrivarono da Catania con furore – e nel capoluogo siciliano proponevano prettamente cover rock ‘50-‘60 – e sbaragliarono la concorrenza divenendo ben presto famosi in tutto il Paese.
Cleptomania appunto riuscì ad entrare nel cuore (e nelle orecchie soprattutto) di tantissimi italiani, tanto da riuscire a restare per ben cinque settimane al n. 1 della classifica Fimi-Nielsen dei singoli più venduti e per ben 22 settimane nella Top Five. In più – e questo è proprio un ricordo amarcord, che oggi alle nuove generazioni sembrerà ridicolo – il brano divenne uno dei più scaricati sotto forma di suoneria per cellulari. Alla dine la band, dopo aver venduto ben 60.000 copie, ottenne il disco di platino.
La conseguenza diretta di un successo del genere qual è? Un album ovviamente. Ed infatti già a gennaio del 2005, quindi soli tre mesi dopo l’uscita del singolo, gli Sugarfree iniziarono a lavorare al loro lavoro di esordio Clepto-manie, pubblicato poi il 6 maggio per Atlantic-WMI) anticipato dal singolo Cromosoma, che la band portò al Festivalbar in quello stesso anno. Alla fine l’album divenne immediatamente disco d’oro fin dalla prevendita e quello fu il primo mattone per costruire il successo che li condusse l’anno successivo a Sanremo, con Solo lei mi dà.
Un paio di anni dopo sarà la volta di Scusa ma ti chiamo amore, il singolo tratto dall’omonimo film di Federico Moccia, divenuto uno dei più venduti dell’intero anno. A seguire ci sarà poi un nuovo album, Argento, anticipato in radio dal singolo Splendida, che permise alla band di arrivare oltreoceano, precisamente nei titoli di coda del film Appuntamento al buio (Blind Dating) del regista James Keach. A quel punto gli Sugarfree erano sulla cresta dell’onda, ma ben presto qualcosa andò storto. Cos’è successo poi alla band?
Ecco che fine ha fatto la band
La prima cosa da dire è che a partire dal 2009 gli Sugarfree non sono più stati gli stessi letteralmente: la band ha infatti dovuto più volte cambiare formazione. Il primo ad andare via fu propri il frontman Matteo Amantia Scuderi, sostituito da Alfio Consoli, il secondo fu il chitarrista Luca Galeano, sostituito da Salvo Urzì, il terzo fu il tastierista Vincenzo Pistone, che però non fu mai sostituito. A dicembre del 2014 poi un nuovo cambiamento: il frontman “nuovo” fu sostituito dal vecchio.
Con questa nuova formazione – che in realtà potremmo definire “semi-vecchia” – gli Sugarfree hanno pubblicato nel 2017 due singoli, Le tue favole e Non basta stare insieme. Eppure qualcosa ormai si era rotto: gli ultimi anni non sono riusciti ad eguagliare e neanche ad avvicinarsi lontanamente ai primi. Così i vari componenti della band hanno deciso di prendere strade diverse, sebbene formalmente pare che gli Sugarfree non si siano mai sciolti davvero.
Ad esempio il cantante a maggio aveva annunciato su Instagram che entro la fine di quest’anno sarebbero usciti tre progetti musicali che lo avrebbe visto coinvolto, tra cui RAMTRIP, nato in collaborazione con Riccardo Gerbino e Ambra Scamarda.