L’assegno unico ed universale è stato un importante passo riguardante il sostegno alle famiglie con figli. Ma a volte capita di trovarsi di fronte ad una regolamentazione un po’ cervellotica.
L’assegno unico ha rappresentato un momento importante nell’ambito del sostegno alle famiglie con figli. Come in un grande contenitore al suo interno si sono racchiusi tutti gli interventi riguardanti la genitorialità e i figli.
Un passaggio talmente importante che il governo presieduto da Giorgia Meloni, che ha fatto della famiglia la sua stella polare, intende ulteriormente rafforzare tale sostegno alle famiglie con figli. In tale senso si attendono novità a breve. Un intervento governativo forse ancora migliorabile in alcuni suoi punti.
L’assegno unico ed universale è nato come sostegno economico alle famiglie assegnato per ciascun figlio a carico fino la compimento del 21esimo anno di età. Non sussistono invece limiti di età per i figli disabili. Si definisce unico poiché raccoglie tutti gli interventi diretti a sostenere genitori e figli, mentre l’aggettivo universale intende sottolineare come tale sostegno venga conferito a tutte le famiglie con figli.
Questa misura ha fin qui toccato quota cinque milioni di famiglie e questo rende perfettamente l’idea di quanto importante sia stato questo intervento e di quanto ampia sia stata la fetta di popolazione che ne ha beneficiato. L’assegno unico ed universale ha visto la luce sotto il governo presieduto da Mario Draghi. Giorgia Meloni, neo presidente del Consiglio, l’ha subito fatto suo con la ferma intenzione di migliorarlo, come abbiamo accennato poc’anzi.
Per il calcolo dell’importo da attribuire a ciascun figlio, l’ISEE ha un ruolo importante, poiché chi ha un ISEE fino a 15000 euro riceve un assegno pari a 175 euro per ciascun figlio, l’importo poi via via va a scalare per chi ha l’ISEE superiore a 15000 euro. Il governo Meloni vorrebbe diminuire ancor più il peso dell’ISEE in questo speciale calcolo e far sì che per ciascun figlio l’assegno risulti decisamente più alto.
Ma all’interno di questa misura così importante vi sono dei punti che magari lo stesso governo Meloni andrà a sistemare, come quello riguardante la scomparsa di uno dei due genitori.
All’interno del sistema dell’assegno unico ed universale sono previste della maggiorazioni che seguono precisi criteri. Maggiorazioni per le famiglie con almeno tre figli, così come le maggiorazioni sono previste nel caso di figli disabili. In questo caso le maggiorazioni variano a seconda della gravità della disabilità. Così come si prevedono maggiorazioni per madri di età inferiore ai 21 anni e nel caso in cui entrambi i genitori lavorino.
In questo caso è prevista una maggiorazione di 30 euro per ciascun figlio quando l’ISEE non supera la soglia dei 15000 euro. E cosa succede quando viene a mancare uno dei due genitori? In questo caso la maggiorazione non viene più erogata, poiché viene meno una delle condizioni necessarie per la sua attribuzione. Forse, secondo molti, questo punto andrebbe riscritto con più precisione e con un pizzico di umanità in più. L’assegno unico ed universale ha rappresentato un momento importante nell’ambito del sostegno alle famiglie con figli. Gli manca davvero poco per essere quasi perfetto.
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