Nuovissimo bonus da 500 euro. Famiglie ed imprese si scontrano quotidianamente con una crisi che le sta mettendo a dura prova.
Piccole e medie imprese in crisi, lavoratori che rischiano il proprio posto di lavoro e con uno stipendio sempre più povero, che perde ogni giorno di più “peso” a causa di un’inflazione che sta divorando il suo potere d’acquisto. Non è uno scenario tranquillizzante quello che abbiamo di fronte.
Se poi aggiungiamo che soltanto aprendo la finestra della nostra casa possiamo udire in lontananza il fragore delle bombe russe che cadono sull’Ucraina, se per un momento ci assale un misto di rabbia e sconforto probabilmente siamo giustificati. Perciò se ci comunicano che vi è un nuovissimo bonus da 500€, l’unica cosa è domandare cosa si deve fare per richiederlo.
Bonus, sempre bonus, fortissimamente bonus. Il sostegno alle famiglie ed imprese è la priorità del governo di Giorgia Meloni. Sembra essere ritornati di botto al 2020, a quell’inizio di primavera che ha segnato anche uno dei momenti più difficili della storia repubblicana, ovvero l’inizio della pandemia di Covid – 19. Nel giro di pochi giorni le città erano vuote. Le piazze e i locali, i tradizionali punti e luoghi d’incontro dei giovani, e non soltanto, risultavano deserti e le saracinesche rigorosamente abbassate.
Allora le azioni del governo, presieduto da Giuseppe Conte, per sostenere le piccole e medie imprese forzatamente chiuse per evitare la diffusione del virus, non si chiamavano bonus, bensì “ristori”. Nella sostanza cambia assai poco. I ristori erano un tentativo di tenere in vita le infinite, piccole imprese che, con le saracinesche abbassate, rischiavano di scomparire. Da un lato vi erano le persone che erano state contagiate dal virus e vivevano intubate negli ospedali italiani.
Dall’altra vi erano queste millanta piccole imprese, anche loro intubate. Non respiravano però ossigeno, ma qualche euro, il minimo indispensabile per tirare avanti, in attesa che passasse “‘a nuttata“. Anche oggi millanta piccole imprese soffrono come non mai questa crisi. Magari, tante di loro, erano riuscite a rialzare la testa dopo il ciclone pandemico. Di nuovo, forse, si ritrovano ad affrontare una sfida che non potranno vincere lottando da soli. Ed è qui che interviene il nuovissimo bonus da 500 euro.
In questo momento tutte le imprese soffrono. Ovviamente, però, le più grandi hanno mezzi maggiori per combattere l’emergenza economica. Sono le imprese più piccole, quelle a gestione familiare tramandata di padre in figlio, le piccole e caratteristiche botteghe, i bar, i ristoranti, le pizzerie, non a caso quelle che hanno sofferto di più la pandemia, che hanno bisogno di un “ristoro” importante. A loro è rivolto il bonus di 500 euro.
Questo ha infatti deciso il Comune di Avezzano, nella figura del suo sindaco, Di Pangrazio. E’ già online il bando del comune di Avezzano rivolto alle attività artigianali ed ai pubblici esercizi come bar e ristoranti. Si parla di un bonus del valore massimo di 500 euro che l’amministrazione del comune abruzzese ha voluto mettere in campo per sostenere le attività in questo momento di grave difficoltà.
La domanda per ricevere il sostegno va inviata tramite la casella di posta elettronica certificata a partire da mercoledì 30 novembre al 9 dicembre 2022. Una volta era il “ristoro”, ora si chiama “bonus”, ma la sostanza non cambia. Non muta il nobile fine, aiutare chi non può farcela da solo. Impresa o nucleo familiare che sia.
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