Da tempo la Cina ha assunto un ruolo centrale all’interno degli equilibri mondiali. Sia in ambito geopolitico che economico il suo peso e la sua influenza diventano sempre più evidenti.
Quando si parla di Cina la prima cosa che viene in mente è la sua “immensità”. Un territorio vastissimo popolato da quasi un miliardo e mezzo di persone. Il che vuol dire che un abitante su cinque del nostro pianeta abita nella Repubblica Popolare Cinese.
Ma la Cina non è “immensa” soltanto per la vastità del suo territorio o per il suo enorme numero di abitanti. Da anni la Repubblica Popolare Cinese è la locomotiva dell’economia mondiale ed il suo ruolo è diventato fondamentale anche nell’ambito degli equilibri internazionali.
La Cina e la Russia
Dal 24 febbraio 2022, ovvero dal giorno dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, gli equilibri del mondo sono cambiati. L’invasione di uno stato sovrano come l’Ucraina avrebbe dovuto ricevere unanime condanna dal resto del mondo, ma non è stato così. Stati Uniti ed Europa si sono schierati dalla parte dello stato invaso ma se si pensa che Cina ed India non hanno condannato apertamente l’invasione voluta da Putin, vuol dire che quasi metà della popolazione mondiale ha scelto di stare dalla parte dell’invasore.
Il recente G20 di Bali è stato un appuntamento importante anche per comprendere l’attuale posizione della Cina in riferimento alla guerra scoppiata in Europa tra Russia ed Ucraina. Dopo nove mesi dall’inizio del conflitto, la posizione del Presidente della Repubblica cinese, Xi Jinping è mutata? E che ne è di quell’asse “senza limiti” stipulato dalla Cina con la Russia il 4 febbraio 2022, all’apertura dei Giochi Invernali di Pechino? Un asse nato in chiara contrapposizione all’immagine egemonica degli Stati Uniti.
I quali Stati Uniti cercano, a loro volta, di contrapporsi al crescente potere cinese nell’area del Pacifico, stipulando accordi quali il QUAD, che coinvolge Australia, Giappone, India e gli stessi Stati Uniti o l’AUKUS, che vede la partecipazione di Australia, Gran Bretagna e Stati Uniti. La Russia pertanto è un alleato importante per la Cina nell’ambito della ricerca di un nuovo ordine mondiale, ma Xi Jinping sta dimostrando una sempre maggiore insofferenza all’azione bellica russa che sta arrecando gravi danni all’intera economia mondiale, rallentando in misura consistente la crescita della stessa economia cinese.
Nonostante ciò l’asse “senza limiti” tra Cina e Russia ha dato vita ad un 2022 molto intenso dal punto di vista dell’interscambio economico. Quali le conseguenza di ciò?
Un mondo diviso in due
Gli scambi commerciali tra Cina e Russia nel 2022 sono aumentati di oltre 1/3 rispetto al 2021. Una collaborazione sempre più stretta che sembra preparare il campo ad un’economia mondiale divisa in due. Da un lato la Cina e la Russia, dall’altro il blocco occidentale guidato dagli Stati Uniti e che vede allineati, tra gli altri, Unione europea, Gran Bretagna, Australia, Giappone.
L’accordo così stretto tra Cina e Russia però non è così saldo come potrebbero far intendere i numeri. Fondamentali saranno anche le decisioni dell’Unione europea e G7 in riferimento ad ulteriori sanzioni per la Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Non bisogna infine dimenticare che questo stretto accordo tra Cina e Russia è di vitale importanza soltanto per Putin. Per la Russia, infatti, la Cina rappresenta il primo partner commerciale, mentre per la Cina la Russia occupa soltanto il decimo posto in questa particolare classifica. Uno squilibrio che potrebbe portare conseguenze anche nel breve termine.