Come sappiamo poste italiane aveva sospeso già nei giorni scorsi l’accettazione dei crediti di imposta derivanti dai bonus edilizi.
Poste italiane aveva fatto sapere che i bonus a partire dal 7 novembre 2022 non sarebbero stati accettati. Ma non sono solo le poste a non accettare più i bonus o meglio, i crediti derivanti dalla cessione del credito, ma sono tante le banche e gli operatori finanziari che si sono stufati dei troppi rischi dell’accettazione del credito.
Ma spunta adesso la corsia preferenziale per riuscire a disfarsi dei crediti derivanti proprio dai bonus casa. Cerchiamo di capire come funziona questa novità. Già il governo draghi aveva creato notevoli problemi ai bonus edilizi proprio perché aveva scoperto che dalla cessione del credito emergevano davvero troppe frodi.
Infatti tra cantieri gonfiati e cantieri fantasma, erano troppi i crediti ceduti che però presentavano notevoli problemi. La normativa è diventata sempre più aspra e sempre più dura e così pian piano le banche e gli intermediari finanziari sono finiti invischiati nelle indagini sui crediti fasulli.
La cessione del credito è diventata una vera e propria industria che erogava alle banche quantità immense di crediti derivanti dai bonus sulla casa ma molto spesso questi crediti avevano notevoli problemi e poi il rischio era che la banca finisse in mezzo. Proprio per questo le famiglie si sono spaventate perché la cessione del credito è diventata sempre più difficile. Già in passato banche ed intermediari finanziari avevano sospeso l’accettazione dei crediti ma poi tra le difficoltà avevano ripreso.
Ma adesso le banche stanno ricominciando a creare problemi sui crediti proprio perché poi il fisco potrebbe creare problemi a loro e quindi arriva il nuovo aiuto proprio sulla cessione del credito. Come sappiamo il superbonus nel 2023 dal 110% scende soltanto al 90%, ma oltre alle modifiche sul bonus arriva anche la cosiddetta corsia preferenziale o corsia di emergenza. Innanzitutto va sottolineato che il 110% nel 2023 continuerà in tre casi.
Innanzitutto se la comunicazione di inizio lavori è effettuata entro il 25 novembre del 2022, ma fino al mese di marzo del 2023 se parliamo delle villette unifamiliari. Tutto questo però sempre che entro il 30 settembre del 2022 sia stato realizzato almeno il 30% del lavoro. Ma ecco qual è la corsia preferenziale o la corsia di emergenza proprio per i crediti dei vari bonus edilizi.
Tutti quei crediti non ancora utilizzati però che sono stati già comunicati al fisco entro il 31 ottobre del 2022 possono essere fruiti come crediti di imposta spalmati in 10 anni. È proprio grazie a questa corsia di emergenza che sarà poi chiarita dall’agenzia delle entrate che quei crediti rifiutati da tutti gli istituti e da tutte le banche potranno finalmente essere ceduti dalle famiglie.
Si tratta di una corsia di emergenza non da poco perché tanti crediti risultano effettivamente incedibili e il rischio per la famiglia è proprio quello di detenere questo credito del quale non può concretamente disfarsi. Ma proprio con questa opzione che consente la fruizione dei crediti come semplici crediti di imposta in 10 quote uguali annuali, ecco che il problema si può facilmente risolvere. L’Agenzia delle entrate ha comunicato che offrirà chiarimenti maggiori a breve.
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