Il Governo Meloni non ama il Superbonus 110% e lo sta dimostrando. Anche se il governo di destra poteva apparire più vicino ai bonus rispetto al governo Draghi, le cose non stanno così.
Arriva la stangata sui bonus dell’edilizia ed i motivi sono molteplici. Innanzitutto le frodi sono state davvero troppe e poi il costo per lo stato è abnorme. In realtà nel governo Meloni c’è un pezzo di quel governo conte che amava i bonus e cioè la Lega e pun pezzo di quel governo Draghi che li disprezza.
E’ proprio Giorgia Meloni ad avere quello stesso atteggiamento dimostrato da Mario draghi sul Bonus e gli effetti si vedono sulla riforma. Vengono di nuovo tirate dentro le villette, ma l’aliquota scende. Ma il vero problema come sempre è la cessione del credito.
Con la cessione del credito il governo vuole bloccare il superbonus
Secondo alcuni osservatori politici il governo per stoppare il superbonus agirà su due fronti. Il primo è quello di un abbassamento delle aliquote. Un abbassamento della aliquote con la fortissima inflazione che c’è significa rendere i bonus molto più sconvenienti. Ma il problema vero sarà sulla cessione dei crediti. Infatti tutte le frodi sono avvenute proprio sulla cessione dei crediti e quindi non sorprende che il Governo Meloni così come il Governo Draghi non la amino.
Secondo molti esperti la cessione del credito è un meccanismo troppo facile per fare frodi e proprio per questo il governo non la ama e le banche ne hanno paura. Infatti proprio in queste settimane le banche hanno ripreso a creare problemi sulla cessione dei crediti. Infatti le banche sanno bene due cose e queste due cose le spaventano.
Le banche già bloccano la cessione dei crediti e lo faranno ancora di più in futuro
Innanzitutto le banche sanno bene che i controlli dell’Agenzia delle Entrate sono sempre più forti e più penetranti e dunque sanno di rischiare di essere coinvolti negli imbrogli di qualche “palazzinaro”. Ma poi sanno anche che il Governo Meloni sarà più duro proprio sul fronte della cessione dei crediti.
Insomma l’idea di fondo è che il bonus esisterà anche l’anno prossimo anche se con aliquote più basse ma saranno proprio le famiglie ad aver timore di richiederlo per non essere poi bloccate sul fronte della cessione dei crediti. Proprio per questo le associazioni di categoria come ANCE hanno paura del nuovo corso del Bonus ed attendono chiarimenti dal governo.