Questo scatto risale precisamente a giugno del 1969 e uno di questi bambini, quello sopra al preside per essere precisi, oggi è uno dei conduttori più amati di Italia. Ecco di chi si tratta.
Il bambino che poi è diventato uno dei conduttori più amati di sempre è praticamente irriconoscibile.
A prima vista è difficile comprendere chi fosse, anche se guardandolo bene l’espressione sul suo volto è rimasta praticamente la stessa oggi.
Questa foto ritrae la III E della scuola media Tommaseo, situata in piazzale Istria a Milano. Era giugno del 1969, la scuola stava per finire, stava per iniziare l’estate a cui poi avrebbe seguito settembre, che avrebbe portato per tutti gli studenti un nuovo inizio. L’inizio dell’autunno, infatti, quell’anno sarebbe stato particolarmente importante pe tutti loro, perché avrebbe portato all’inizio di una nuova avventura: il liceo.
Il bambino in questione poi scelse il classico, scelta che per lui, date le sue origini, non fu affatto facile, ma che vide quasi come un riscatto personale. All’epoca della foto non poteva di certo sapere quello che sarebbe successo dopo: non avrebbe forse immaginato che il suo sogno (quello di diventare giornalista) non si sarebbe avverato, ma che la realtà sarebbe stata migliore di ogni aspettativa.
Quel bambino, infatti, sarebbe stato al timone di programmi tv di enorme successo, ma prima di approdare sul piccolo schermo, sul suo percorso sarebbe comparsa la radio e sarebbe stato proprio quello il suo vero e proprio trampolino di lancio. Erano infatti gli anni ’80 quando per la prima volta indossò le cuffie e fu Claudio Cecchetto ad accorgersi di lui. Oggi, circa 40 anni dopo, è uno dei conduttori più amati di sempre. Ecco di chi si tratta.
Il bambino nella foto è Gerry Scotti, uno dei conduttori più amati di sempre. Era il “ragazzino sopra al preside, magro e pieno di capelli”. All’epoca aveva 13 anni (da compiere), era giovanissimo, con la testa piena di sogni. Come ha raccontato a Panorama, commentando proprio questo scatto, quello per lui fu un momento di svolta.
Nell’intervista ha infatti detto: “Era la fine della terza media e avevo deciso di iscrivermi al liceo classico. Una scelta vista con sospetto nella periferia operaia dove vivevamo. I colleghi di mio padre gli suggerivano di farmi fare una scuola professionale, altri dicevano: “Il nipote di un contadino che fa il classico? Ma vai a lavurà”. Io mi ero messo in testa di fare qualcosa di diverso e i miei genitori lo hanno accettato, anche se ogni tanto mi guardavano come se fossi un oggetto strano”.
Insomma questo ritrae proprio il periodo in cui stava per approdare al liceo, in una nuova fase della sua vita quindi. Dopo la fine della scuola poi sappiamo tutti cosa è accaduto: si iscrisse a giurisprudenza, ma poi lasciò tutto per seguire il suo sogno di lavorare in radio e poi in tv. E, vedendo come sono andate le cose nella sua vita dopo, possiamo affermare a gran voce che quella fu decisamente la scelta più giusta che potesse fare.
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