Effettivamente oggi l’INPS consente di andare in pensione addirittura a 61 anni. Ma non stiamo parlando delle nuove uscite comode che saranno possibili dal 2023 grazie alla riforma di Giorgia Meloni ma siamo proprio ad un’uscita semplificata a 61 anni che è possibile già da oggi.
Infatti se dall’anno prossimo ci saranno le nuove uscite sicuramente più comode proprio grazie alla vera e propria rivoluzione della normativa pensionistica che sta realizzando il governo Meloni, già da quest’anno si può andare in pensione con 61 anni attraverso due vie diverse.
Il prossimo anno quasi certamente ci sarà la quota 41 che permetterà di andare in pensione a 62, 63 o 64 anni ma sempre se si hanno i 41 anni di contributi. Ma proprio dall’anno prossimo anche chi è escluso dalla quota 41 potrà probabilmente avere accesso ad una nuova quota 100. Sostanzialmente proprio l’anno prossimo potrebbe spuntare una nuova quota 100 che consente di andare in pensione a 61 anni se si hanno i 35 anni di contributi.
Due vie comode per andare in pensione già da subito
Eppure già oggi c’è la possibilità di andare in pensione a 61 anni. Questa pensione a 61 anni è possibile per tutti i lavoratori maschi che abbiano l’80% di invalidità pensionabile. Quindi con l’invalidità pensionabile riconosciuta proprio dalla commissione medica dell’INPS si può andare in pensione a 61 anni se si è uomini e addirittura a 58 anni se si è donne.
Per ottenere questa invalidità c’è la necessità che il medico di base inivii tutta la documentazione necessaria all’INPS. Dopo che l’INPS avrà ricevuto per via telemetica tutta la documentazione dovrà protocollarla. Dall’invio telematico, la persona viene esaminata dalla commissione entro un massimo di 30 giorni.
L’altra via ancora più semplice
La commissione dunque valuterà se c’è l’invalidità ma soprattutto il valore di questa invalidità. Ma a 61 anni si può andare in pensione anche con la pensione ordinaria anticipata oppure con la quota 41 per i precoci. Ma se queste sono le vie d’uscita a disposizione dei lavoratori già da quest’anno, è proprio dall’anno prossimo che il governo promette delle vie d’uscita sicuramente più comode per i lavoratori anche se il nodo resta sempre quello del taglio dell’assegno pensionistico.
Infatti quasi certamente dall’anno prossimo si potrà andare in pensione ad un’età più bassa ma ancora non è chiaro di quanto sarà tagliato l’assegno pensionistico. Proprio su questo punto ci sono le maggiori discordanze tra governo e parti sociali ma nelle prossime settimane sicuramente si avranno informazioni in più su questo delicatissimo tema.