Pessime novità sulla pensione di reversibilità ed è il caso di capire che cosa sta accadendo a tanti Italiani ma anche che cosa cambia nel 2023. La pensione di reversibilità è un aiuto che l’Inps fornisce quando il coniuge viene a mancare.
Sostanzialmente quando il coniuge viene a mancare, la sua pensione viene trasferita al coniuge superstite ma con delle forti limitazioni. La pensione di reversibilità è un tema molto importante ma anche molto delicato. Infatti quando viene a mancare il coniuge non soltanto ci si trova di fronte ad una situazione umanamente drammatica e fortemente destabilizzante sul piano psichico ma si devono purtroppo affrontare anche tutte le odiose ed assurde incombenze burocratiche per potersi garantire la pensione di reversibilità.
Infatti la pensione di reversibilità di norma spetta al coniuge ma in alcuni casi spetta anche ai figli e agli altri eredi. Per fare domanda della pensione di reversibilità bisogna andare sul portale dell’INPS ma chiaramente la pensione di reversibilità non vale quanto la pensione percepita dal coniuge defunto.
Cosa cambia sulla pensione di reversibilità
Infatti la pensione di reversibilità vale soltanto il 60% della pensione del coniuge defunto ma ulteriori dettagli ci sono se il coniuge superstite ha un reddito che supera i 20.429,37 euro. In sostanza si prende come parametro il reddito del coniuge superstite e lo si rapporta al trattamento minimo. Quanto più il reddito del coniuge superstite è elevato rispetto al trattamento minimo, tanto più la pensione di reversibilità sarà tagliata. Ricordiamo che il trattamento minimo nel 2022 è pari a 525,38 ma dall’anno prossimo sarà piuttosto alto proprio perché ci sarà la perequazione all’inflazione.
Ma in molti casi la pensione di reversibilità è perfettamente uguale alla pensione percepita dal coniuge defunto. Quindi hanno diritto alla reversibilità al 100% il coniuge che ha a carico almeno due figli i figli minori studenti e i coniugi che hanno costituito Unione civile. Tuttavia la riforma delle pensioni potrebbe toccare anche la pensione di reversibilità. Da un lato i CAF sottolineano come la pensione di reversibilità dall’anno prossimo dovrebbe essere notevolmente più ricca proprio grazie alla perequazione dovuta alla forte inflazione.
Rientra nella riforma delle pensioni
Ma d’altra parte il Governo proprio per far risparmiare qualcosa alle disastrate casse dell’INPS potrebbe prevedere un regime di tagli più forti in relazione al reddito. Oppure potrebbe prevedere che i nuovi tagli della pensione di reversibilità non siano più legati al reddito ma al quoziente familiare. D’altra parte c’è sempre il principio che quando il coniuge superstite si risposa perde il diritto alla pensione di reversibilità ma gli vengono erogati tanti mesi di pensione di reversibilità in un’unica soluzione. Quindi se la normativa attuale è questa non è escluso che la profonda riforma del sistema pensionistico del governo meloni possa anche modificare gli attuali tagli.