Finalmente arrivano i ricchi aumenti in busta paga e i lavoratori ne hanno davvero bisogno.
L’inflazione è ormai arrivata al 12% e di conseguenza il costo della vita è schizzato alle stelle.
Purtroppo non si parla più di salario minimo e di reddito di base e quindi l’ansia delle famiglie aumenta.
Per gli italiani andare avanti diventa davvero troppo duro e dunque servono stipendi più alti ma anche aiuti per chi non ce la fa.
Come sappiamo gli stipendi italiani sono tra i più bassi d’Europa e quindi non stupisce che i sindacati chiedano con forza gli aumenti. Aumenti che però effettivamente stanno arrivando. Vediamo la lista degli aumenti in busta paga già arrivati ed anche quelli che arriveranno. Il primo settore a ricevere gli aumenti è quello della sanità. Infatti lo stipendio dei medici aumenta in media di 175 euro al mese. Ma i medici sono una categoria ricca e dunque un aumento ad essi non ha nessun impatto sulla tensione sociale. Più interessante il fatto che l’aumento riguarda anche infermieri ed OSS che riceveranno ben il 7,22% in più al mese.
“Con il via libera definitivo del CCNL si riconoscono aumenti e indennità specifiche alle lavoratrici, ai lavoratori e ai professionisti che, in questi anni, si sono distinti in una fase drammatica della vita del nostro Paese”: così si è espresso in merito il segretario generale della CISL FP, Maurizio Petriccioli. Ma un’altra categoria che beneficia degli aumenti è quella del settore gas ed acqua. Un nuovo contratto collettivo che riguarda questo strategico settore vedrà aumenti molto interessanti per chi vi lavora. Gli aumenti sono importanti e sono già programmati per i prossimi anni. + 41 euro ad ottobre 2022, +71€ da ottobre dell’anno prossimo e +91€ da ottobre 2024.
Ma dai sindacati fanno sapere che tanti altri aumenti in busta paga arriveranno presto. Infatti tanti altri contratti collettivi sono in avanzata fase di elaborazione anche grazie a trattative sindacali spesso molto serrate. E dunque ben presto tanti italiani si possono trovare con una busta paga più forte. Ma i lavoratori italiani sono delusi dalla “dimenticanza generale” sul salario minimo. I sindacati e neppure la sinistra ne parlano più e questo è un dramma perchè lo sfruttamento del lavoro povero in Italia è veramente elevatissimo e spiace che la legge di civiltà sul salario minimo scopaia dal dibattito perchè non conviene a chi comanda.
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