Sembrano non finire mai i colpi di scena in merito al superbonus che ancora una volta subisce una battuta d’arresto a causa del blocco delle banche: la rabbia delle famiglie non si è fatta attendere insieme al caos nei cantieri.
Il superbonus rappresenta una misura che è stata introdotta al fine favorire gli interventi sugli immobili da parte degli italiani al fine di migliorarne le prestazioni energetiche ma anche antisismiche.
Nel corso degli anni questa misura è stata modificata più e più volte e anche questa volta per gli italiani ci sono notizie pessime.
Caos uperbonus: cosa sta succedendo
La misura ha subito l’ennesimo blocco a causa della decisione di alcuni istituti di sospendere la cessione del credito. Se da un lato le richieste relative al beneficio sono aumentate, dall’altro è arrivato uno stop che sancisce che non saranno più prese in considerazione le nuove pratiche.
Ad assumere una simile decisione è stata Poste spa che ha comunicato la mancata cessione del credito d’ora in avanti. Nella stessa direzione si sono espressi anche diversi istituti bancari come, ad esempio Banca Intesa, Banca Nazionale del Lavoro e Bnl.
Caos Superbonus per via delle sentenze della Cassazione
La ragione di questa decisione molto probabilmente nasce in seguito ad alcune sentenze della Cassazione che hanno inteso confermare in capo all’Amministrazione finanziaria la possibilità di procedere al sequestro dei crediti laddove siano riscontrate anomalie. Questa possibilità peraltro si verifica anche se il concessionario si è mosso senza cattiva fede. Chiaramente, sentenze di questo tipo non fanno altro che scoraggiare gli istituti di credito a procedere con le cessioni causando il blocco del mercato.
Proprio in merito alla faccenda, Poste ha voluto rendere noto che non saranno più accettate nuove pratiche e così anche diversi istituti di credito. In particolare la Banca Nazionale del Lavoro ha reso noto di non avere intenzione di volersi assumere la responsabilità per quanto concerne la chiusura della procedura avvenuta online. Si tratta in poche parole dell’ennesima battuta d’arresto relativa al Superbonus che non fa altro che generare ulteriore caos.