Le famiglie che si rivolgono ai centri francescani per l’aiuto ai più poveri sono raddoppiate negli ultimi mesi.
Questo è soltanto uno dei tanti dati che si potrebbero citare per sottolineare il gravissimo problema della povertà in Italia.
Infatti la povertà in Italia negli ultimi mesi è letteralmente esplosa nel silenzio generale. Fa impressione come i media non si occupino sistematicamente del dramma della povertà che invece un dramma sempre più profondo.
Nessuno si occupa del dramma della povertà
Il primo dramma riguarda quello dei lavoratori poveri.
Infatti specialmente al sud tanti lavoratori si spaccano la schiena dalla mattina alla sera e poi devono andare alla Caritas per prendere il cibo perché nonostante il lavoro in realtà non riescono a mantenere la famiglia. Ma il lavoro povero è soltanto una delle tante facce di questo dramma collettivo. Infatti anche se parlare della povertà non fa notizia è giusto parlarne su questo sito rimarchiamo con forza questo concetto proprio perché riteniamo giusto tenere accesa l’attenzione sul numero esorbitante di famiglie che ormai non ce la fanno ad andare avanti.
Mancano politiche di contrasto alla povertà
La cancellazione del reddito di cittadinanza aumenta esponenzialmente l’ansia di queste famiglie perché anche se il reddito di cittadinanza è sicuramente una misura problematica, comunque sia rappresentava un elemento minimo di serenità. Mentre altri paesi europei stanno sperimentando forme di sostegno sociale più forte purtroppo il governo Meloni pur animato sicuramente dalle migliori intenzioni sta tagliando questa misura di sostegno. Il problema però è che la rabbia sociale può finire per esplodere. Da nord a sud si segnalano proteste sempre più forti. Queste proteste fino ad oggi non sono mai state realmente violente e sono sempre state nell’ambito di un dissenso civile e pacifico.
Divario sociale troppo forte
Ma con 5 milioni di famiglie che non sono riuscite a pagare le bollette ad ottobre sono molti quelli che sostengono che la rabbia sociale potrebbe diventare veramente forte. D‘altra parte già il Fondo monetario Internazionale mesi fa sottolineava come la situazione in Italia fosse una specie di pentola a pressione e che la rabbia sociale potesse anche esplodere. Ad essere più stridente è il divario tra i ricchi e i poveri che purtroppo aumenta sempre di più. In un paese che sistematicamente si disinteressa dei poveri e che parla genericamente di lavoro come misura di contrasto della povertà il rischio che la rabbia sociale esploda sicuramente diventa sempre più forte.