Con il nuovo Governo ormai insediato, si comincia a parlare di flat tax. Si tratta di uno dei punti più importanti del programma della coalizione di centrodestra durante la campagna elettorale, in particolare dal lato della Lega. Il Governo ha adesso intenzione di portarla avanti.
Flat tax estesa anche alle partite IVA, ecco uno dei principali argomenti che hanno portato la coalizione di centrodestra a vincere la corsa alla poltrona di premier italiano. Si tratterebbe di una grossa riforma fiscale che, nelle intenzioni di Fratelli d’Itali, Forza Italia e sopratutto Lega, dovrebbe permettere alla burocrazia fiscale italiana di snellirsi, rendendo più semplice i pagamenti e minore i soldi spesi in tasse.
Il Governo Meloni si sta preparando a una maxi operazione da 30 miliardi di euro. 22 miliardi andranno verso il caro bollette, ma gli altri dovranno essere utilizzati per la riforma fiscale tramite la flat tax. Che cosa cambia? Innanzi tutto cambiano le aliquote per molti lavoratori autonomi. Il Governo intende aumentare la soglia di reddito per l’aliquota al 15% da 65.000 euro a 100.000 euro.
Questo però creerebbe una contrazione del gettito fiscale. Ecco perché sta venendo vagliata l’ipotesi di un allargamento della platea non fino ai 100.000 euro di reddito annuo, ma limitato a 80.000 o 85.0000 euro. Per il resto la flat tax proposta è la stessa della campagna elettorale, quindi un tasso di pagamento uguale per tutti, che porta una significativa semplificazione dei meccanismi, sia per i dipendenti della Pubblica Amministrazione che dovranno occuparsene, sia per i contribuenti, che devono capire cosa fare.
Si tratterebbe semplicemente di un’aliquota del 15% calcolata in modo forfettario per tutti i lavoratori autonomi a partita IVA fino a un reddito massimo che sarà detto in seguito, si parla comunque di 80.000 – 85.000 euro. Il Governo sta lavorando con il Tesoro anche a una flat tax incrementale. Si tratterebbe di una flat tax per tutti i contribuenti ad aliquota fissa, presumibilmente al 15% anch’essa, da applicare alla sola parte di reddito in più rispetto all’anno precedente.
I lavori sono però in secondo piano rispetto alle misure pe ril caro bollette. Quelle sono ancora l’assoluta priorità del Governo Meloni, vista la crisi senza precedenti che stiamo affrontando.
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