I primi giorni di Governo di Giorgia Meloni hanno messo in chiaro quali siano le priorità dello Stato italiano in questa nuova giurisdizione. Gli aiuti per le famiglie e le imprese ci saranno, ma non saranno sotto forma di bonus, definiti “mance” dal Presidente del Consiglio.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha in pochi giorni di governo già dato chiara prova della linea che intende seguire da questo momento in avanti. La sicurezza è sicuramente un punto importantissimo del nuovo Governo, ma ancora più importante è il tema degli aiuti a famiglie e imprese contro il caro bollette di questi mesi.
Un punto fondamentale dichiarato da Giorgia Meloni è che gli aiuti non saranno più elargiti sotto forma di bonus come in precedenza. Durante un intervento, il premier ha sottolineato come ritenga il sistema dei bonus nient’altro che delle “mance” ai cittadini, totalmente inefficaci contro la grave crisi delle bollette e l’aumento dell’inflazione. I primi bonus ad essere depennati dalla lista sono il Reddito di Cittadinanza e il Superbonus 110%, ritenuti da sempre i più problematici ed esosi.
Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, non c’è molto da stupirsi della desicione del nuovo premier. Fin dalla sua messa in opera, Giorgia Meloni non ha mai nascosto la sua avversione al sussidio pensato dal Movimento 5 Stelle, ritenuto una scusa per molti italiani per campare a spese dello Stato e che ha fallito in tutto e per tutto nell’essere la spinta decisiva al mercato del lavoro italiano.
Si intende inasprire le procedure che portano alla rimozione del sussidio, mentre i percettori più fragili non avranno nulla da preoccuparsi, non sarà loro tolto niente. Il Superbonus verrà invece rivisto dalle sue fondamenta. Innanzi tutto verrà modificata l’aliquota dello sconto, non più al 110%, ma tra il 65% e il 75%, e sarà rimesso mano al meccanismo della cessione del credito, che ha dato non pochi problemi.
Si attendono però gli interventi del Governo in fatto di crisi energetica. Mentre abbiamo già la conferma della proroga al taglio delle accise sui carburanti, non è ancora chiaro se verrà prorogato anche il bonus una tantum da 150 euro, attualmente richiedibile a novembre, ma che si pensava sarebbe stato disponibile fino alla fine dell’anno.
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