Cambia tutto sul superbonus con l’arrivo di Giorgia Meloni al potere.
Questa misura era stata introdotta e fortemente difesa dal governo Conte, ma poi col governo di Mario Draghi era arrivata la bufera.
Infatti il governo di Mario Draghi aveva scoperto troppe irregolarità sui cantieri e ha messo in campo delle leggi che rendono la fruizione del bonus molto più complessa. Ma vediamo che succede ora.
Attualmente Giorgia Meloni si trova con una situazione molto caotica sul superbonus.
Infatti i controlli per la cessione del credito e in generale tutta la normativa della cessione del credito sono veramente confusionarie. Tanti cantieri sono fermi e c’è la questione delle villette che dall’anno prossimo teoricamente sarebbero escluse dal bonus. Per l’edilizia è un vero caos e vediamo cosa succede adesso. Innanzitutto con l’arrivo di Giorgia Meloni i controlli sul bonus dovrebbero diventare molto più duri. Infatti l’agenzia delle entrate incrocerà tutti i dati relativi all’immobile ed alla situazione economica del richiedente proprio per stanare i furbetti dei cantieri fantasma.
Dunque un primo punto forte è proprio quello della durezza dei controlli e chi sarà trovato in stato di irregolarità dovrà restituire tutto quello che ha percepito a titolo di bonus. Ma non basta. Con la nuova normativa della Meloni, ritornano le villette. Infatti anche nel 2023 a quanto pare le villette potranno beneficiare del bonus, ma ora il 110% non sarà più per tutti. Già il governo guidato da Mario Draghi aveva stabilito che la percentuale avrebbe dovuto scendere progressivamente negli anni. Ma oggi arrivano importanti novità. A quanto pare il 110% ci sarà soltanto per la prima casa. Invece per le altre si scende al 90%, ma non si escludono correttivi in base al reddito ed al quoziente familiare. Vediamo come funzionano.
I bonus casa hanno erogato un mare di soldi quasi solo ai ricchi. Era questo uno dei rilievi più forti che il governo Draghi faceva ai bonus. Ma adesso Giorgia Meloni sta pensando di legare il bonus al reddito. Magari usando proprio quel quoziente familiare che dovrebbe servire ad abbassare le tasse a chi ha i figli. Ma il problema è che il quoziente familiare se non viene studiato nel modo migliore finisce nuovamente per avvantaggiare le famiglie ricche. Dunque bisognerà attende ancora un po’ per capire come si potrà davvero accedere ai nuovi bonus casa.
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