È possibile uscire prima dal mondo del lavoro. Ecco il premio per andare in pensione a 61 anni. Cosa dice il governo Meloni
Quello delle pensioni è uno dei temi principali che terrà banco in fase di scrittura della Legge di Bilancio 2022.
Nelle intenzioni del governo, infatti, c’è dare la possibilità di andare in pensione a 61 anni grazie ad un premio. Ecco qual è la strategia di Giorgia Meloni.
Pensione con premio a 61 anni. La strategia del governo Meloni
L’attuale esecutivo è a lavoro per scrivere la nuova Legge di Bilancio 2022 e, sul fronte Pensioni, evitare il ritorno della Legge Fornero. L’intenzione è quella di dare la possibilità a molti lavoratori di andare in pensione anticipata, ma anche incentivare la permanenza sul posto di lavoro.
Ad oggi si susseguono le ipotesi, ma si fa strada sempre di più la possibilità di andare in pensione a 61 con un premio. Intanto la premier pare essere ferma sull’intenzione di confermare quelle misure che risultano essere in scadenza ma che permettono di dare a molti lavoratori la possibilità di andare in pensione ni maniera anticipata. Si tratta, quindi, di Opzione Donna, che permette a chi ne ha diritto di maturare l’uscita dal lavoro a 58 anni con 35 di contributi.
La seconda misura che il governo intende prorogare è quella dell’Ape sociale. questa permette invece ai disoccupati e lavoratori con mansioni particolarmente gravose, di avere a 63 anni una misura ponte in attesa dell’assegno pensionistico vero e proprio.
Un’ulteriore misura è quella di Quota 102. Questa permette l’uscita dal mondo del lavoro ai lavoratori che hanno almeno 64 anni, con 38 di contributi. Tuttavia, l’intenzione è quella di ampliare la platea di coloro che possono accedere a tale misura. Dunque, spazio all’ipotesi Quota 102 ma ottenibile con 61 anni di età più 41 anni di contributi. In questo modo sarebbero favoriti quei lavoratori che hanno iniziato il proprio rapporto lavorativo molto presto.
La Lega ha identificato in 1 miliardo le risorse necessarie per attuare tale misura, i quali risulterebbero minori rispetto a quelli necessari per uscire dal mondo del lavoro con 41 anni di contributi, senza però alcun vincolo di età.