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Superbonus scende al 100%, ritorno villette ma controlli e restituzioni retroattive, fisco da panico

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Salvatore Dimaggio

Cambia tutto sul Superbonus e il nuovo governo ha intenzione di trasformarlo ma anche di rendere molto più duri i controlli.

Il governo Meloni non deve occuparsi solo di bollette e pensioni: infatti uno dei temi più caldi è proprio il bonus casa che uscirà stravolto dal nuovo governo.

ANSA

I bonus casa non coinvolgono soltanto tantissime famiglie ma anche tutto il mondo dell’edilizia che offre lavoro a tanti operai.

Superbonus stravolto completamente

Ma il problema sui bonus casa e sul superbonus in particolare è che sostanzialmente ne hanno beneficiato quasi solo le famiglie benestanti e poi c’è anche da dire che troppe frodi sono emerse sul bonus.

Pixabay

Questo aveva fortemente fatto indispettire il precedente governo Draghi. Ma anche il nuovo governo vuole cambiare le cose e vediamo cosa succederà. Le due linee forti che il nuovo governo metterà in campo sono una riduzione dei soldi erogati per i bonus e controlli veramente durissimi anche sul passato. Infatti le frodi sono state troppe e per stare dentro ai costi il governo ha bisogno di recuperare i soldi dei furbetti.

Il nuovo bonus al 100% ma tornano le villette

La nuova ipotesi sul superbonus proviene proprio dal Sole 24 Ore, infatti secondo il noto giornale economico il nuovo superbonus sarà al 100% e non più al 110%. Inizialmente si era pensato ad un taglio molto più forte e si era molto vociferato di un bonus legato al reddito. Ma a quanto pare il superbonus sarà passato dal 110% al 100% e non sarà legato al reddito, ma le novità non mancano. La prima novità è il ritorno delle villette. Infatti le villette erano state escluse dal bonus secondo la normativa del governo Draghi. Draghi aveva disposto che il bonus sulle villette finisse nel 2022. Invece con la Meloni il bonus scende al 100% ma coinvolge di nuovo anche le villette.

Stangata controlli durissimi

Ma secondo gli esperti la vera rivoluzione sul bonus sono i controlli. Infatti l’erario ha bisogno di rientrare delle cifre folli spese per il bonus e proprio per questo i controlli saranno molto più penetranti. Infatti ben 5,5 miliardi di frodi sono già emerse e addirittura si parla di cifre reali molto più forti. Ma non basta. I cantieri fantasma o i cantieri gonfiati sarebbero stati tantissimi e dunque i nuovi bonus saranno durissimi sul fronte dei controlli, ma i controlli forti ci saranno anche sul passato. Insomma cambia tutto ma si intensifica la volontà di non lasciare scampo ai troppi furbetti. 

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