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Soldi andranno agli anziani (pensioni ricche) addio al Reddito per 600 mila, che botta

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Sabrina Pesce

I soldi ricavati dal Reddito di Cittadinanza verranno destinati agli anziani: pensioni ricche all’orizzonte.

Dopo la vittoria alle elezioni di Giorgia Meloni, uno dei punti cruciali su cui gli italiani attendono risposte è senz’altro rappresentato dal Reddito di Cittadinanza. Il parere negativo del centrodestra riguardo alla misura non è un mistero e dunque in molti stanno cercando di capire in che modo si deciderà di intervenire.

Pensioni più ricche grazie al Reddito / Foto Ansa

Sul tavolo ci sarebbe l’ipotesi di abolire la misura voluta dal Movimento 5 Stelle, il ricavato potrebbe essere utilizzato per gli anziani che beneficerebbero di pensioni più ricche.

Pensioni ricche e addio Reddito

Giorgia Meloni già durante la campagna elettorale come leader di Fratelli d’Italia ha annunciato un intervento incisivo sulla misura in esame volta a cambiare radicalmente il modo in cui attualmente viene intesa. Matteo Salvini, vicepremier, è intervenuto in merito affermando che l’obiettivo di creare lavoro annunciato con la sua introduzione è stato platealmente fallito.

Pensioni più ricche grazie al Reddito / Foto Ansa

Di conseguenza, secondo il leader della Lega un’ipotesi potrebbe essere quella di procedere con una sospensione del sussidio di sei mesi. Tale sospensione riguarderebbe coloro che sono in grado di lavorare.

Riutilizzare le risorse per finanziare anziani e disabili

In ogni caso, stando a quanto dichiarato in questi giorni dal nuovo premier e dai vari esponenti del governo, l’idea è quella di rimodulare il sostegno concentrandolo in particolar modo su disabili e anziani. Per quanto concerne tutti gli altri, l’intenzione è quella di ricorrere alle risorse derivanti dal Fondo sociale europeo. Nello specifico, si andrebbe ad investire su piani di formazione che nel frattempo prevedrebbero anche il percepimento di un sussidio.

Così facendo, i 9 miliardi di euro all’anno di spesa relativa al Reddito di cittadinanza andrebbe dimezzata in modo tale da reinvestire diversamente quanto risparmiato. Va detto, infatti, che queste stime del Ministero del Lavoro nascono dalla circostanza che vede circa la metà dei percettori del reddito rientrare nella categoria di coloro che non sono impossibilitati a lavorare. In ogni caso, i provvedimenti di cui sopra saranno posti in essere a partire dal prossimo anno dal momento che ad oggi a tenere banco è il carovita causato dalla crisi energetica.

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