Arriva l’allarme relativo agli aumenti dei prezzi nei supermercati: una situazione assurda. Il mese di novembre rischia di essere ricordato come quello più caro.
Tra inflazione, caro bollette e aumenti vari, molte famiglie italiane non riescono più ad arrivare alla fine del mese. Ecco le ultime notizie relative ai rincari nei supermercati: arrivano i dati da parte del Codacons.
C’è una vera e propria impennata dei costi. A partire da quelli dell’energia, con un incremento del 329% rispetto al 2021 nel periodo di ottobre. Aumenti che si abbattono sul mercato libero ma anche tutelato con il 91,5%. Aumenti record che, in Italia, non si erano mai visti prima. Adesso è pronto a scoppiare un altro caso che è quello relativo ai rincari sui generi alimentari nei supermercati. Un altro macigno sulle tasche delle famiglie italiane.
Carrello, i numeri del mese fanno paura, lista prezzi e aumenti, novembre nero
Una situazione assurda che rischia di peggiorare anche a novembre. E tra caro bollette, inflazione e rincari sul cibo, le famiglie italiane non riescono più ad arrivare alla fine del mese.
Prodotti di prima necessità, come olio di semi, burro, zucchero e riso hanno subito degli aumenti nell’ultimo periodo. E’ il Condacons a sottolineare questa situazione disastrosa con i beni alimentari che hanno subito un aumento del 13,5% rispetto allo scorso anno. In termini economici, una spesa annua costa ben 1011 euro in più per ogni nucleo familiare.
Ecco, nel dettaglio, quali sono i prodotti alimentari che nel mese di ottobre hanno subito aumenti incredibili:
- l’olio di semi del 56,1%;
- il burro del 42,9%;
- lo zucchero del 35,9%;
- il riso del 30,6%;
- il latte conservato del 29,4%;
- la verdura del 25,1%;
- la farina del 23,7%;
- la pasta del 22,5%;
- le uova del 18,7%;
- il pollame del 18%;
- pane del 15,9%.
Supermercati costosi come boutique: cosa ci attende
Anche nel mese di novembre sono previsti degli aumenti sui generi alimentari. Ecco cosa ha dichiarato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, in una nota ufficiale dell’associazione consumatori.
“I bonus non servono a nulla, chiederli è demenziale. Non risolve il problema della crescita dei prezzi. Servono solo a danneggiare le casse pubbliche e gli stessi cittadini. Il quadro è allarmante. Servono misure strutturali che devono produrre effetti sul lungo periodo”
“Il taglio dell’Iva sui beni di prima necessità produrrebbe un buon effetto immediato, sui listini a dettaglio”.
“Natale? Le famiglie saranno costrette a tirare la cinghia sugli acquisti. Un danno enorme per il commercio e l’economia nazionale. Il nuovo Governo deve intervenire assolutamente”.