Purtroppo i pignoramenti in Italia sono in netto aumento.
Le famiglie italiane sono sempre più in difficoltà e una su quattro non ce la fa ad arrivare a fine mese.
Va anche tenuto presente che le famiglie in povertà assoluta sono addirittura una su 12 e quindi non stupisce che tanti Italiani purtroppo non riescono a pagare i propri debiti.
Ondata di pignoramenti: non tutto è pignorabile
I debiti degli Italiani sono sia nei confronti di soggetti privati ma molto spesso anche nei confronti del fisco.
Purtroppo il nostro paese è completamente privo di uno stato sociale che garantisca il minimo per andare avanti e quindi chi si vede pignorati beni perchè non riesce più a pagare i debiti, si trova in una condizione spaventosa. Ma purtroppo viviamo in uno stato cattivo con i poveri e quando qualcuno finisce in una situazione di reale bisogno lo stato gli volta le spalle e non gli eroga un assegno minimo per andare avanti. Di conseguenza le famiglie che sono davvero nel panico purtroppo aumentano il giorno dopo giorno. Quando si riceve un avviso di intimazione si hanno a disposizione cinque giorni per saldare il debito.
Stipendi, pensioni e oggetti: cosa si salva dal pignoramento
Ma se non si ha a disposizione la somma per saldare il debito entro 5 giorni si può anche chiedere la rateizzazione del debito. Ma tanti beni possono essere oggetto di pignoramento mentre altri no. Il conto corrente, i libretti di risparmio ma anche i conti di deposito possono essere pignorati e bloccati. La prima casa invece non può essere pignorata se il debitore possiede soltanto quell’immobile, se non si tratta di un immobile di lusso e se soprattutto è la propria abitazione personale. Ma attenzione però perché se la prima casa non può essere pignorata dall’agenzia delle entrate ma può purtroppo invece essere pignorata dal creditore privato. L’assicurazione sulla vita invece non è pignorabile. Per quanto riguarda la pensione questa può essere pignorata ma può ma deve essere garantito il minimo vitale.
Il minimo vitale non lo possono pignorare
Il minimo vitale attualmente è 1,5 l’importo dell’assegno sociale. Ma recentemente il minimo vitale è stato portato da Draghi a €1000. Quindi i €1000 della pensione sono salvi ma le somme che eccedono purtroppo possono essere pignorate. lo stipendio è pignorabile soltanto nella misura del 20%. La cassa integrazione e l’indennità di disoccupazione sono pignorabili entro il limite vitale quindi un po’ come per le pensioni. La legge effettivamente permette il pignoramento di auto, moto e barche ma anche tutto il mobilio della casa può essere oggetto di pignoramento. Purtroppo i pignoramenti in Italia sono in aumento e questo non può che far crescere la già terribile tensione sociale che aumenta di giorno in giorno.