Ultimamente i titoli tecnologici in borsa non godono di buona salute.
Tonfi veramente clamorosi sono stati fatti registrare dei colossi tecnologici di Wall street.
Nomi altisonanti che di solito fanno notizia per i loro forti rialzi e per le trimestrali fantastiche oggi vanno decisamente male e le loro performance sono veramente deludenti.
Si pensa allo scoppio della bolla
A questo punto è lecito chiedersi se questa debacle sia semplicemente un qualcosa di momentaneo o se sia arrivato il tanto temuto scoppio della bolla tecnologica.
In realtà c’è anche un’altra possibilità e cioè che sia arrivato l’altrettanto temuto crollo della bolla finanziaria. Vediamo di capire che cosa sta succedendo. Molti analisti da tempo sostengono che le borse di tutto il mondo siano assolutamente gonfiate. Sul banco degli imputati ci sono le banche centrali che per troppi anni hanno tenuto i tassi di interesse bassissimi. I tassi di interesse bassissimi e le politiche di sostegno continuo alle borse hanno finito per gonfiare il valore dei titoli. Questo è almeno il punto di vista di molti analisti che ritengono che le borse mondiali e soprattutto la borsa degli Stati Uniti sia da tempo in bolla.
I due tipi di bolla
Se effettivamente esiste una bolla sulla borsa americana come tanti sostengono, questo scivolone dei titoli tecnologici potrebbe proprio essere l’inizio dello scoppio di questa bolla. Ovviamente c’è anche la possibilità alternativa e cioè che si tratti di uno scoppio della bolla ma circoscritto al settore tecnologico. In entrambi i casi le conseguenze potrebbero veramente essere devastanti. Ma ovviamente l’ipotesi peggiore è proprio quella di uno scoppio della bolla sulle borse in generale. Da tempo si parla di questa ipotesi e molto spesso quando ci sono momenti di tensione in borsa c’è chi pensa che possa essere iniziato il crollo dovuto allo scoppio della bolla. Ma questa volta qualcosa è diverso.
Il ruolo delle banche centrali
Innanzitutto il tonfo dei titoli tecnologici appare veramente forte. Ma poi soprattutto se dovesse esserci una forte correzione in borsa le banche centrali avranno una certa difficoltà ad abbassare i tassi per sostenere le borse. Infatti attualmente le banche centrali sono impegnate in una forte politica di aumento dei tassi e quindi molto difficilmente potrebbero andare in soccorso dei titoli tecnologici che crollano abbassando nuovamente i tassi perché questo gonfierebbe in maniera veramente pericolosa l’inflazione. Si tratta ovviamente di scenari assolutamente in divenire ma molti analisti sostengono che i titoli tecnologici siano stati veramente troppo sopravvalutati negli ultimi anni. I titoli tecnologici per troppi anni probabilmente sono stati considerati come dei veri e propri campioni invincibili che sarebbero saliti sempre di prezzo. Un tipico atteggiamento che alimenta le bolle speculative e quindi non c’è da stupirsi se oggi i mercati cominciano a dubitare delle quotazioni stellari dei colossi della tecnologia che da troppo tempo dominano le cronache finanziarie.