La pensione di novembre vedrà un solido aumento degli importi grazie all’aggiunta di bonus e ricalcoli dovuti all’inflazione. Si tratta del primo aumento di questo corso, in cui lo Stato cerca di favorire le persone maggiormente vulnerabili all’aumento dei prezzi delle bollette e dei prodotti a causa della crisi.
Si tratta di aiuti istituiti dagli ultimi decreti del Governo Draghi, riconfermati anche da Giorgia Meloni. Si tratta di una pioggia di bonus concentrati in uno stesso periodo, in particolare il bonus una tantuma da 150 euro e il ricalcolo anticipato delle pensioni per contrastare l’inflazione.
Partiamo con la prima delle buone notizie: il bonus una tantum da 150 euro di novembre. Dopo il già accreditato bonus una tantum di 200 euro di luglio, l’uscente Governo Draghi ha sottilineato l’importanza di una nuova distribuzione di denaro per quelle persone che non hanno possibilità di alzare il proprio reddito, in particolare per i pensionati. Da questo nasce la seconda distribuzione di un bonus una tantum, stavolta da 150 euro.
Il bonus una tantum di novembre sarà aggiunto automaticamente a tutti i soggetti che possono accedervi, ovvero tutti quei pensionati che nel 2021 hanno avuto un reddito non superiore a 20.000 euro. A questo va poi aggiunto il conguaglio Irpef per gli aumenti del livello di inflazione del 2022. Infatti la stima dell’aumento dell’inflazione era stata calcolata a inizio anno con un aumento dell’1,7%, mentre il reale aumento è stato dell’1,9%. Questo comporta un conguaglio per far si che gli assegni pensionistici riflettano la situazione corrente.
Questo è pari allo 0,2%, per la rivalutazione fatta all’inizio del 2022, ma viene aggiunto anche l’aumento dovuto all’anticipo del ricalcolo pensionistico voluto da Draghi per evitare che gli ultimi mesi dell’anno corrente fossero per i pensionati un vero e proprio incubo. Questi, infatti, avrebbero dovuto attende fino al 2023 prima di vedere un aumento delle pensioni per assestarne l’importo all’aumento dell’inflazione.
Il ricalcolo porta ad un aumento dell’assegno pensionistico del 2%, a causa dell’aumento spropositato del tasso di inflazione che è stato registrato nel 2022 a causa dell’aumento del prezzo del gas, e di conseguenza di tutti gli altri ambiti economici legati all’energia. La pensione di novembre comincerà ad essere pagata il 2 novembre 2022, seguendo un calendario di presenza agli sportelli secondo l’ordine alfabetico del cognome del pensionato che deve ritirarla.
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