Esiste la possibilità che nei prossimi mesi ci sia un vero e proprio crollo in borsa.
Ovviamente nessuno ha la certezza di questo e nessuno sa quando avverrà ma il prossimo crollo in borsa potrebbe avere una caratteristica molto particolare e anche molto inquietante: potrebbe essere privo di qualsiasi forma di paracadute.
Cerchiamo di capire che cosa sta succedendo. Quando è scoppiata la pandemia di covid la borsa ha avuto un drammatico crollo.
Si è trattato di un vero e proprio crollo verticale, veramente fortissimo. Eppure in quell’occasione la borsa è riuscita velocemente a rimbalzare perché le banche centrali sono intervenute rapidamente con pacchetti di stimolo molto forti.
Quindi in quell’occasione così come anche nell’occasione di altri crolli borsistici, le banche centrali sono state in grado di far recuperare la borsa in tempi ragionevoli proprio perché hanno messo in campo forti pacchetti di stimolo e perché hanno portato i tassi a zero o comunque li hanno abbassati molto. Quando le banche centrali abbassano fortemente i tassi e quando intervengono con pacchetti di aiuti, la borsa riesce rapidamente a recuperare anche batoste molto forti. Ma in quei casi l’inflazione era praticamente assente.
Ma oggi abbiamo un’inflazione che rasenta il 10% e in molti stati è già proprio il 10%. In queste condizioni le banche centrali più che abbassare i tassi sono costrette ad alzarli. Infatti attualmente le banche centrali stanno aumentando i tassi con forza. Ma se dovesse avvenire un forte crollo in borsa che cosa potrebbe succedere? Se dovesse avvenire un forte crollo in borsa gli investitori saprebbero bene che le banche centrali non potrebbero riportare i tasti a zero perché questo vanificherebbe tutti gli sforzi fatti fino ad oggi nei confronti dell’inflazione. Infatti se ci fosse un forte crollo in borsa questa volta le borse non avrebbero nessun tipo di paracadute.
Infatti se le banche centrali riportassero i tasti a zero per aiutare le borse, oltre al crollo della borsa ci sarebbe anche un’ulteriore tremenda fiammata dell’inflazione. Quindi questa volta le cose sono profondamente diverse perché è proprio la terribile inflazione del 10% a bloccare le possibilità di manovra delle banche centrali. Quindi un crollo in borsa oggi appare molto più pericoloso di quelli del passato. Infatti se ci fosse un vero e proprio tonfo dei mercati borsistici internazionali, le banche centrali se proprio dovessero intervenire creerebbero un vero e proprio mostro dal punto di vista inflazionario e quindi le possibilità che lo facciano sono poche.
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