Il problema delle bollette è già un incubo così com’è, ma c’è anche chi riesce a renderlo peggiore. In particolare le compagnie di fornitura dell’energia, pronte a sfruttare il momento di difficoltà per arricchirsi a spese di consumatori. Per molti è in arrivo una nuova stangata.
L’aumento delle bollette di luce e gas è un problema che ci stiamo portando avanti, in maniera costante e progressivamente sempre più consistente ormai da mesi. I contratti di energia che abbiamo fatto negli scorsi anni stanno cominciano a diventare carta straccia, considerando quanto sono cambiati i prezzi dell’energia dall’inizio dell’anno.
Ovviamente, di fronte a tutto questo, le compagnie di fornitura di luce e gas non stanno a guardare. Da una parte ci sono delle regole che devono essere rispettate, è vero, ma non è mai bello quando all’improvviso, apparentemente dal nulla, arriva un messaggio dal proprio fornitore in cui dice che il contratto è stato modificato e ora siamo costretti a pagare di più.
Modifiche dei contratti, ecco chi sta per ricevere la stangata
Ad essere maggiormente vulnerabili a queste modifiche in corsa sono quelle persone che, per un motivo o per un altro, sono rimaste indietro con i pagamenti delle forniture. Sono stati in molti, dopo la comunicazione delle aziende, a chiedere ad Arera e Agcom dei chiarimenti su quanto stesse avvenendo, e se questo fosse o meno legale.
La risposta non ha tardato ad arrivare, ed è spiegato in un comunicato che ci sono 3 situazioni in cui l’operatore può effettivamente cambiare i termini del contratto. Il primo caso è quello in cui si applicano le variazioni unilaterali. La possibilità di un operatore di apportare vaziazioni al contratto in maniera unilaterale deve essere specificata nel contratto stesso. Tuttavia questo non è applicabile oggi, in quanto il Decreto aiuti bis ha imposto il blocco all’applicazione di questa clausola fino al 30 aprile 2023.
Il secondo caso sono le variazioni dei termini economici già concordati al momento della stipula del contratto. Scadenze di offerte speciali, passaggi da un piano a prezzo fisso a uno a prezzo variabile, ecc. Si tratta di una possibilità che era già attiva al momento della stipula del contratto. In questo caso la motifica è perfettamente regolare. Il terzo caso è quello dei rinnovi delle condizioni economiche. Si tratta di una procedura specifica in cui le condizioni dell’offerta sono specificate da Arera, mentre il valore è deciso dall’operatore.