Come sappiamo il tema delle pensioni è sempre caldissimo.
Infatti sono tantissimi gli italiani che vorrebbero finalmente godersi un po’ di pensione ma la normativa dell’INPS è molto complicata.
Infatti oggi andare in pensione in teoria significa avere per forza 67 anni di età e 20 anni di contributi.
In realtà però ci sono delle misure che consentono di andare in pensione prima.
Queste misure sono estremamente utili e si applicano come sappiamo però a soggetti molto specifici. Infatti in teoria oggi per andare in pensione prima bisogna avere un’invalidità oppure bisogna appartenere ai lavoratori precoci o ancora bisogna avere tantissimi contributi. Quindi in teoria se i modi per andare in pensione presto ci sono è vero anche che molto spesso sono complicati da mettere in pratica e sono riservati a categorie molto limitate di lavoratori. Ma vediamo perché l’uscita in pensione a 64 anni per tutti già da gennaio può diventare realtà. Il fatto è che la fine di quota 102, di APE sociale e anche di opzione donna, il 31 dicembre prossimo creano la necessità per il governo di consentire uscite più semplificate per tutti.
Ma il presidente dell’INPS Pasquale Tridico ha già anticipato che la pensione a 64 anni è assolutamente possibile e proprio con la riforma dell’anno prossimo questa possibilità teorica diventa invece qualche cosa di molto concreto. Quindi con la riforma dell’anno prossimo quasi certamente al lavoratore sarà data la possibilità di uscire tra i 64 e i 67 anni di età. Infatti alcuni sostengono che la quota 41 estesa a tutti sarebbe impraticabile. Anche perché la quota 41 per tutti sarebbe troppo costosa per l’INPS. Ma anche opzione donna per tutti e quindi consentire a tutti di andare in pensione partendo dai 58 anni di età sarebbe sempre troppo costosa per l’INPS. Ecco perché sia Pasquale Tridico che anche gli esperti del mondo delle pensioni puntano proprio su un’uscita a 64 anni per tutti.
mentre oggi i 64 anni sono un’esclusiva di chi ha la pensione anticipata contributiva dall’anno prossimo i 64 anni potrebbero diventare tranquillamente un diritto di tutti e sono tanti gli esperti che danno praticamente per scontata questa profonda innovazione. Con l’uscita a 64 anni per tutti l’assegno tuttavia sarebbe inevitabilmente più basso. Alcuni stanno sostenendo che ci potrebbe essere una diminuzione del 3% per ogni anno che si esce prima rispetto agli attuali 67 anni di età e quindi secondo questa opinione che per oggi è molto diffusa, chi uscirà a 64 anni in sostanza avrà il 9% in meno rispetto alla pensione che avrebbe avuto a 67 anni. Dunque i due requisiti sarebbero quello di accettare il taglio ed anche la progressività del taglio stesso.
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