Arriva una vera e propria svolta dall’INPS per quanto riguarda APE sociale.
Ed è una svolta molto interessante che apre molto i confini di questo istituto quindi vediamo di capire quello che sta succedendo.
Come sappiamo APE Sociale è una misura molto importante ma usarla con solo 28 anni di contributi può apparire un sogno ed invece è possibile.
La novità forte sulle pensioni (e su APE sociale)
Prima di vedere la vera e propria svolta sociale per quello che riguarda le pensioni con APE sociale, è però doveroso notare come con l’arrivo della riforma Meloni siano attese novità davvero interessanti per i pensionati e per i futuri pensionati. Infatti con l riforma voluta da Giorgia Meloni e alla quale anche Tridico sembra molto favorevole, si aprirebbero scivoli molto comodi già a 63 o 64 anni di età per andare finalmente in pensione. Il nuovo governo Meloni ha assicurato che la Fornero non tornerà e che ci saranno uscita facilitate e si spera anche nell’aumento delle pensioni minime. Ma vediamo che succede su APE Sociale.
La svolta su APE sociale e i 28 anni di contributi
APE sociale è una misura pensionistica comoda ma è riservata ad alcune categorie.
Vediamo quali sono. Innanzitutto c’è per i disoccupati che hanno fruito dell’intera NASPI. Ma poi questa misura è anche per gli invalidi almeno al 74%, giustamente è stata anche estesa ai caregiver familiari (che spesso soffrono e patiscono più dell’invalido stesso) e poi c’è la lista dei lavori gravosi che proprio quest’anno si è ampliata parecchio. Per andare in pensione con APE sociale servono 63 anni di età e servono i seguenti contributi: 30 anni di contributi per disoccupati, invalidi e caregiver. Si sale a 32 anni di contributi per gli edili e a 36 anni di versamenti contributivi per i lavori considerati gravosi. Ma ecco il trucco per andare in pensione con soli 28 anni di contributi.
Ecco come si fa ad andare in pensione con solo 28 anni di contributi
Come abbiamo visto a disoccupati, invalidi e caregiver bastano 30 anni di contributi. Ma c’è una possibilità che permette di scendere di ben due anni. Infatti la lavoratrice madre può avere un anno di sconto contributivo per ogni figlio avuto, ma attenzione perchè lo sconto massimo è di due anni. Ecco come la lavoratrice madre può andare in pensione cono solo 28 anni di contributi invece di 30 come gli altri. E’ una interessante opzione che molti non conoscono ma che può essere molto utile.
