La disoccupazione tecnologica è il vero e proprio dramma che ci attende.
Elon Musk ha fatto un annuncio clamoroso sostenendo che vuole ridurre la forza lavoro di Twitter nel 75%.
Anche se questo annuncio di Musk è assolutamente clamoroso e sta facendo molto discutere sia nel mondo delle aziende tecnologiche che anche nel mondo della finanza, non deve assolutamente sorprendere.
Disoccupazione tecnologica dramma ignorato
Infatti oggi gli algoritmi riescono a fare tantissimi lavori al posto degli esseri umani. Gli esperti sottolineano come praticamente in tutti i settori ben presto la forza lavoro sarà tagliata in maniera brutale.
Un esempio classico è quello delle banche. Le banche tradizionali con gli sportelli stanno letteralmente sparendo. Solo da noi in Italia addirittura un terzo degli sportelli bancari sono stati già chiusi negli ultimi anni proprio perché i servizi on-line gestiti dagli algoritmi possono fare tutto al posto degli esseri umani. Ma anche per quello che riguarda gli autotrasportatori, i tassisti e i conducenti dei mezzi pubblici il massacro occupazionale è simile proprio perché con l’arrivo dell’auto guida autonoma i disoccupati saranno tantissimi.
Un crollo del lavoro già in atto
Quindi l’annuncio di Elon Musk che vuole tagliare in maniera brutale la forza lavoro di Twitter non deve assolutamente sorprendere. Oggi gli algoritmi si stanno evolvendo in una maniera impressionante e secondo gli esperti sostituire un essere umano ormai diventa assolutamente facilissimo. L’algoritmo può con grande facilità rimpiazzare il lavoro dell’uomo e quindi non ha senso per un imprenditore pagare un essere umano, i suoi stipendi, i suoi contributi quando un algoritmo può lavorare gratis per lui 24 ore su 24. Oggi ci preoccupiamo tanto dell’inflazione che effettivamente è un dramma, ma il vero grosso dramma è lo tsunami provocato dalla disoccupazione tecnologica.
Gli algoritmi sostituiscono i lavoratori e nessuno fa nulla
Qui su I Love Trading stiamo da tempo sottolineando l’impatto gravissimo di questo dramma e come le istituzioni lo stiano pericolosamente sottovalutando. Si tratta di un’emergenza che secondo gli esperti, nei prossimi anni pagheremo molto più cara dell’inflazione o della recessione, ma oggi nessuno se ne occupa ed a nessuno interessa. Eppure le proiezioni parlano di perdite di posti di lavoro veramente impressionanti. Il patron di Tesla questo lo sa bene ed infatti da anni annuncia che la disoccupazione tecnologica sarà devastante.