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Gas: incubo fuori controllo, anche Nigeria e Malesia fermano tutto

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Francesco Petito

Sta entrando nel vivo la crisi energetica. Adesso anche altre nazioni fermano tutto: ecco cosa sta succedendo.

Anche il Gnl è in pericolo: c’è un problema nella fornitura italiana di gas. Ciò è fondamentale per la nostra nazione, visto che rappresenta una quota importante per l’Italia. Il gas naturale liquefatto serve per liberarci da quello russo. Nigeria e Malesia sono i paesi che esportano più Gnl al mondo e, in questa fase, stanno avendo grossi problemi per garantire le forniture a tutti.

Gas Gnl produzione italiana

Tutto ciò potrebbe avere dei risvolti negati sul mercato europeo del gas. Anche l’Italia rischia tanto. Perché non arriva il Gnl, qual è il problema? Le navi non riescono ad attraccare nei porti poiché la capacità degli impianti di rigasificazione sono al massimo.

Gas: incubo fuori controllo, anche Nigeria e Malesia fermano tutto

Le principali nazioni che producono il Gas naturale liquefatto sono Nigeria e Malesia, costituiscono l’11% del mercato mondiale. La LNG, azienda nigeriana, ha annunciato di aver interrotto le forniture di gas attivando la clausola di forza maggiore. Non sono state comunicate la quantità di questa riduzione e neanche la tempistica. Ciò ha creato tanta preoccupazione visto che, per esempio, la Nigeria contribuisce al 50 per cento dell’approvvigionamento del Portogallo. Discorso analogo anche per la Malesia che ha ridotto le esportazioni a causa di una perdita nel gasdotto Sabah-Sarawak (SSGP). L’azienda Petronas sta esportando il minimo contrattuale. Anche in questo causa è stata attivata la clausola di forza maggiore limitando l’importazione almeno fino a marzo 2023. La Malesia, invece, è il quinto esportatore di Gnl nelle forniture dell’Asia del Nord, Cina e Corea del Sud.

Cosa potrà accadere adesso.

(Stop gas/Ansa)

Energia, si ferma anche il Gnl

Per l’Italia la Malesia non è un fornitore diretto ma la Nigeria si. Una piccola parte di Gnl, infatti, arriva dalla nazione africana che poi viene immesso in rete grazie agli impianti di rigassificazione. Sicuramente questa notizia dello stop della produzione, con l’interruzione e la riduzione improvvista delle forniture, ha effetti sul mercato e incidono anche sull’andamento dell’Italia. A settembre, per esempio, la produzione di Gnl è arrivata al 28%

Come riporta Francesco Sassi di Rie (Ricerche Industriali ed Energetiche), la Nigeria è il principale fornitore di Gnl per nazioni come Spagna, Portogallo, Francia e Regno Unito. In piccola parte anche l’Italia. 

In questo momento il prezzo del gas in Europa sta scendendo a causa degli stoccaggi che sono pieni e anche perché i consumi sono ancora bassi. Ma l’inverno è alle porte e sicuramente senza il gas russo, le attuali forniture e gli stoccaggi potrebbero non bastare.

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