Il caro bollette è un grosso problema per gli stipendi degli italiani. A fronte di tutte le spese che stiamo affrontando, ci accorgiamo di quanto bassi siano i nostri redditi rispetto a ciò che ci troviamo ad affrontare. Gli aiuti dello Stato sono certamente importanti, ma il vero aiuto deve venire da altre fonti.
Difficile affrontare il caro bollette con uno stipendio che permetteva a mala pena di vivere prima della crisi energetica. Le parole del presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, sono estremamente dure in questo senso. Inutile prendersela con il reddito di cittadinanza o altre misure di assistenza, il vero problema in Italia è che chi comincia a lavorare viene pagato troppo poco.
La situazione è disperata, in particolare nel Sud Italia. Nonostante le continue lamentele di molti che sostengono che il reddito di cittadinanza e altri bonus statali vadano sempre nel Sud, c’è da considerare come questo non sia un caso. Proprio nel Sud Italia troviamo le situaizoni più disperate, con contratti di lavoro dipendente che prevedono 60 ore settimanali per 800 euro al mese, se non di peggio.
Lavorare per 2 euro all’ora, il problema del mercato del lavoro
Per fare un paragone, Tridico afferma che l’INPS, nel 2021, ha speso un totale di 365 miliardi di euro tra pensioni e assistenza. Tutti soldi che arrivano dalle casse dello Stato. Di questi miliardi, molti sono stati spesi per le famiglie, in particolare del reddito di cittadinanza, il 65% vanno nel Sud Italia, ma durante il periodo covid, la maggior parte dell’assistenza statale è andata a Nord.
Questo perché nel Sud Italia è più difficile trovare un lavoro retribuito, non bene, ma quantomeno in maniera dignitosa. Occorre inoltre considerare che dei succitati 365 miliardi di euro spesi in assistenza e pensioni nel 2021, le spese per il reddito di cittadinanza ammontano ad appena 8,79 miliardi di euro.
Il vero problema della situazione economica italiana al momento è che non c’è abbastanza dinamicità sul mercato del lavoro. La nostra economica si basa sulle piccole e medie imprese, con una capacità di assunzione molto limitata e un mercato locale che non può reggere alle scosse di grandi crisi come quella che stiamo vivendo. Va da se che per trovare un lavoro ben retribuito occorre andare dove sono le grandi aziende, di cui, guarda caso, il Sud Italia scarseggia.