Non c’è pace per la misura promossa e difesa dal Movimento 5 Stelle. Al già folto numero di soggetti che si schierano per una revisione totale del reddito di cittadinanza, si aggiunge anche la Caritas. Per come è formulato adesso, il reddito di cittadinanza aiuta troppe poche persone.
Il reddito di cittadinanza è una misura estremamente divisiva. C’è chi la considera una delle migliori misure per il contrasto alla povertà, ma d’altro canto ci sono quelli che pensano sia un sussidio molto poco performante rispetto alle risorse impiegate. Tra questi ultimi si aggiunge la Caritas, che sottolinea come, al momento, il reddito di cittadinanza aiuti solo in parte i veri poveri di questo paese.
Al momento sono 4,7 milioni i percettori del reddito di cittadinanza. Tuttavia, i dati Caritas rivelano che solo il 44% di queste sono realmente persone in condizioni di povertà assoluta. Il sussidio viene dunque accusato, ancora una volta, di essere troppo aperto alle richieste dei cosiddetti “falsi poveri”.
Troppe persone escluse, la Caritas lancia l’allarme
Secondo la Caritas, veniamo a sapere per bocca del presidente della CEI Matteo Zuppi, il reddito di cittadinanza ha bisogno di essere aggiustato. Questo per riuscire a mantenere almeno il suo impegno di sussidio per aiutare le persone in condizioni economiche proibitive. Visto e considerato come l’obiettivo di rimettere le persone disoccupate sul mercato del lavoro sia ormai totalmente fallito.
La criticità riscontrata dalla Caritas non significa che il reddito di cittadinanza premi chi non lo merita. Tutti coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza rispondono ai requisiti necessari per accedere al sussidio. Da quel punto di vista il sistema, truffe escluse, funziona. Il problema è che, secondo le indagini condotte, ci sono ancora numerose persone in stato di povertà assoluta che il reddito di cittadinanza non prende in considerazione. Per come è scritto, il sussidio del Movimento 5 Stelle aiuta molte persone in povertà relativa, dimenticando alcuni dei gruppi di persone in povertà assoluta.
In particolare si fa riferimento alle famiglie di stranieri, spesso numerose, che per come è scritto il reddito di cittadinanza, non vengono presi in considerazione per il sussidio. Questo porta il reddito a venire percepito come incompleto. Inoltre la misura ha già portato via alle casse dello Stato 25 miliardi di euro in 3 anni, con la prospettiva che entro natale ne vengano spesi altri 8. Un costo decisamente troppo alto per il risultato ottenuto.