Arrivano oggi i soldi extra delle rivalutazioni del decreto aiuti bis. In piena crisi delle bollette, i pensionati italiani avranno un aiuto extra per poter pagare le loro spese senza essere soverchiati. La rivalutazione partirà da novembre invece che da gennaio.
Visto che la crisi del gas stava facendo danno ingenti all’economia delle famiglie, Mario Draghi ha pensato di aiutare almeno chi non avrebbe potuto avere un aumento del proprio reddito in tempi brevi. Il target principale sono stati i pensionati. Le pensioni potevano avere una rivalutazione, e di conseguenza un aumento dell’importo pensionistico, solo a gennaio 2023.
Grazie all’intervento del Governo, invece, la rivalutazione sarà anticipata, in modo che i pensionati possano contare su questo aumento degli importi delle pensioni per poter sopravvivere al caro bollette. A quanto ammontano gli aumenti? Così come riporta la legge sulla rivalutazione delle pensioni all’inizio di ogni anno, la risposta stà nell’importo della pensione precedente e nel tasso di inflazione.
Aumento delle pensioni, ecco quanto si guadagna
Come riporta l’INPS nelle sue dichiarazioni, gli aumenti saranno interessati da due interventi. Il primo è la rivalutazione allo 0,2% per tutti i pensionati, a recupero dell’aumento dell’inflazione nel 2021. Questo vale la differenza tra il tasso di inflazione previsto per il 2021, pari a 1,7%, e quello che realmente è stato registrato, pari al 1,9%.
Inoltre, per i pensionati che percepiscono un assegno di importo non superiore a 2.692 euro al mese, ci sarà la corresponsione dell’incremento del 2% sugli importi degli assegni pensionistici di ottobre, novembre, dicembre, e della tredicesima mensilità del 2022. Una successiva rivalutazione delle pensioni arriverà a gennaio 2023, con l’aggiustamento delle prestazioni INPS alla luce dell’aumento di inflazione previsto per il 2023, ancora in aumento rispetto a quest’anno.
Questi calcoli saranno applicati dall’INPS alle prestazioni pensionistiche di coloro che ne hanno diritto. I pensionati non avranno bisogno di fare nulla se non controllare che questo aumento sia effettivamente avvenuto. Per evitare che le pensioni diventino un costo insostenibile per lo Stato, l’INPS ha previsto che queste rivalutazioni abbiano un tetto massimo. Sopra una determinata soglia di reddito, la rivalutazione viene applicata in percenutale minore. Pertanto, considerando tutti i calcoli sopra citati, l’aumento massimo della pensione potrà arrivare solo a 52,44 euro.