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Dipendenti pubblici: adesso arriva l’ennesimo bonus se risparmiano energia, soldi e gioia

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Salvatore Dimaggio

I dipendenti pubblici sono sempre avvantaggiati rispetto agli altri cittadini.

Innanzitutto godono di uno stipendio certo e stabile e oggi come oggi questa è veramente la cosa più bella che c’è.

DRAGHI AD UNGA /ansa

Ma oggi arriva addirittura un bonus per il dipendente pubblico che risparmia energia. Mentre tante categorie sociali letteralmente non sanno come fare a guadagnare il pane per il mese prossimo, ma alle volte anche proprio per la settimana prossima, il dipendente pubblico è garantito e tutelato da uno stipendio sicuro e da una pensione altrettanto certa.

Bonus per i dipendenti pubblici

Oggi sono tanti gli italiani con la partita IVA pieni di rabbia perché si erano lasciati sedurre dal mito del mettersi in proprio e invece oggi si rendono conto che solo uno stipendio statale offre quella serenità senza la quale andare avanti diventa quasi impossibile.

Pixabay

Ma proprio siccome ci sono forti problemi relativamente all’approvvigionamento del gas fino all’anno prossimo, arriva un bonus proprio per i dipendenti pubblici che risparmiano energia. Il ministero per la transizione ecologica ha già stanziato un fondo di ben 320 milioni di euro che servirà proprio per aumentare l’efficienza energetica degli edifici pubblici.

Risparmio energetico

Lo scopo quindi è quello di rendere gli edifici pubblici più efficienti dal punto di vista energetico in modo tale che anche la bolletta per la pubblica amministrazione possa essere un corridore ridotta. Quindi la pubblica amministrazione cerca di risparmiare su luce e gas proprio con tutta una serie di interventi di efficientamento dei suoi tantissimi edifici sparpagliati in tutta Italia. Sicuramente si tratta di una mossa giusta ma il problema è che le famiglie italiane non stanno più riuscendo ad andare avanti e a pagare le bollette.

Aiuti statali e tensioni sociali in forte aumento

Il nuovo governo Meloni promette di aiutare le famiglie italiane e promette interventi molto forti per evitare l’emergenza sociale ma con le tante famiglie che già oggi non riescono ad andare avanti purtroppo c’è il rischio concreto di disordini. Il fatto è che troppi italiani vivono nella precarietà ed oggi sono messi nell’angoscia dell’inflazione. Dunque quando gli introiti sono bassi e precari e l’inflazione è sempre più alta è facile che una famiglia finisca in condizioni di forte difficoltà. La sperequazione tra lavoratori molto protetti (giustamente) ed una folla di persone prive di un reddito minimo assicurato diventa sempre più stridente e più pericolosa.

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