Per qualche mese in Italia era tornata di attualità la questione del salario minimo.
Per un po’ se ne è discusso e poi il governo Draghi ha dato ai lavoratori il contentino dell’aumento temporaneo in busta paga.
Ma l’aumento in busta paga finisce mentre lo sfruttamento dei lavoratori continua. In Italia i lavoratori sono pagati pochissimo.
Grave non avere il salario minimo con la recessione
I lavoratori in nero sono tantissimi e gli stipendi sono veramente da fame.
L’Italia è uno dei pochissimi paesi europei che non ha il salario minimo e questo significa che in Italia lo sfruttamento del lavoratore è assolutamente consentito. Un datore di lavoro può pagare un lavoratore anche letteralmente un tozzo di pane e questo si genuflette alla onnipotente ideologia dominante del liberismo “mercatocentrico”. Secondo l’ideologia liberista fare sempre e solo l’interesse del datore di lavoro e dell’imprenditore, magicamente fa andare bene l’economia.
Idee che stremano i lavoratori ed il paese
Secondo questa idea, assicurando all’imprenditore di poter sfruttare come vuole i suoi dipendenti questo fa girare l’economia talmente tanto che poi alla fine tutti ne sono avvantaggiati e in Italia lo stiamo vedendo molto bene. L’Italia infatti è un paese nel quale le disparità sociali sono spaventose e accanto a pochissime persone estremamente ricche c’è una folla di milioni di poveri che non sanno letteralmente come andare avanti. Il salario minimo non solo sarebbe stata una misura di minima decenza per questo paese ma sarebbe stato anche un argine al vero e proprio crollo dei consumi che già si sta manifestando ma che soprattutto si manifesterà nei mesi prossimi.
Svolta sociale
Se in Italia ci fosse stato il salario minimo le famiglie avrebbero avuto comunque sia una qualche opportunità in più per poter andare avanti e anche per poter spendere e far girare l’economia. Quindi visto che parlare di sopravvivenza delle famiglie nel nostro cinico mondo sembra non interessare a nessuno almeno si sarebbe dovuto pensare a scongiurare il crollo dei consumi che invece in Italia a quanto pare sarà veramente drammatico nei prossimi mesi. La speranza è quella che si ritorni a parlare di salario minimo e soprattutto di reddito di base, ma questo con il nuovo governo è un discorso ancora tutto da affrontare. Quando la tragedia della recessione mostrerà il suo vero volto l’Italia e l’Europa dovranno capire quanto sono disposte ad essere sociali e ad aiutare chi è più in difficoltà.