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Pensioni: addio ai 67 anni di età e anche alla legge Fornero, dal 2023 arrivano le uscite a 60 anni

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Salvatore Dimaggio

Teoricamente nel 2023 dovrebbe ritornare la terribile legge Fornero.

Ma come la maggioranza di centro-destra ha chiarito più volte questa tremenda prospettiva non si realizzerà.

ANSA

Infatti con la fine del 2022 finiscono le tre opzioni convenienti per andare in pensione. Quindi scadute le tre opzioni vantaggiose per andare in pensione nel 2022 naturalmente l’unica possibilità che rimane è quella del ritorno della legge Fornero.

Cambia tutto nel 2023

Ma dal centro-destra arrivano ricchissime novità che consentiranno a tanti di andare in pensione in modo facile.

Pixabay

È importante sottolineare come la riforma Fornero non sia stata mai eliminata. Anche se il governo Conte ha messo in campo opzioni più vantaggiose per andare in pensione facendo la felicità di tanti lavoratori che non ce la facevano davvero più e che volevano ritirarsi in quiescenza la riforma Fornero non è stata mai abrogata ma solo sospesa. Essendo stata soltanto sospesa dall’anno prossimo dovrebbe ritornare. Ma il governo Meloni che sta per entrare nel pieno esercizio delle sue funzioni istituzionali promette pensioni decisamente più umane.

Le novità forti

Si parla di un’uscita già a 60 anni oppure a 63 anni. Già il presidente dell’INPS Pasquale Tridico aveva sottolineato come un’uscita a 63 o a 64 anni fosse possibile. Ma il governo di centrodestra vuole fare anche qualche cosa di meglio. Infatti sono proprio Matteo Salvini e Silvio Berlusconi che stanno parlando di una quota 41 per tutti. La quota 41 per tutti sarebbe estremamente vantaggiosa e gli esperti del mondo delle pensioni sottolineano che se arrivasse la quota 41 per tutti sicuramente per i lavoratori sarebbe un’ottima notizia. Ma oltre alla quota 41 per tutti si sta parlando tantissimo anche della pensione minima a €1000.

Non solo aumento pensioni minime a 1000 euro

Anche la pensione minima a €1000 sarebbe un qualche cosa di davvero straordinario perché ricordiamo che oggi le pensioni minime in Italia sono da fame e se la pensione minima in Italia era da fame prima della stangata delle bollette, figurarsi che cosa è oggi. Ma un tema caldo sul tavolo e anche quello del riscatto gratuito della laurea. Questa più che essere una idea del centrodestra è un vero e proprio cavallo di battaglia del presidente dell’INPS Pasquale Tridico. Ma secondo gli esperti del mondo delle pensioni, molto facilmente il centrodestra potrebbe fare sua questa idea. Gli osservatori politici sostengono che mentre Salvini e Berlusconi vogliano fare riforme molto sociali sulle pensioni, proprio Giorgia Meloni sia la più restia perchè preoccupata dei conti pubblici e del giudizio della UE.

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