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Pensioni 2023: ufficiale quota 103 flessibile a 64 o 65 anni, finalmente tutto chiaro “gioia per tutti”

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Salvatore Dimaggio

Con gli ultimi governi è cambiato tutto per quello che riguarda le pensioni ma adesso arriva la quota 103.

Come sappiamo per ben tre anni c’è stata la quota 100 a rendere più semplice andare in pensione per i lavoratori italiani.

ANSA

Poi la quota 100 con il governo Draghi ha lasciato il posto alla quota 102. Secondo molti esperti del mondo delle pensioni la quota 102 era solamente niente altro che un contentino per poi passare alla tanto temuta legge Fornero.

103 flessibile: una svolta

Invece adesso a quanto pare si arriverà alla quota 103. Sarà proprio la quota 103 il cavallo di battaglia della nuova riforma delle pensioni e ormai appare praticamente sicuro.

Pixabay

Il nuovo governo sta lavorando su una quota 103 flessibile che per gli esperti delle pensioni è considerata estremamente vantaggiosa per chi voglia andare in pensione. Vediamo come funziona la quota 103 flessibile. Come sappiamo le tre misure agevolate per andare in pensione in modo più facile finiscono con la fine del 2022. Quindi teoricamente proprio con l’arrivo del 2023 sarebbe dovuta tornare la legge Fornero. In sostanza era questa l’intenzione del governo Draghi ma con l’arrivo del governo Meloni la legge Fornero viene quasi certamente scongiurata.

Scongiurare il ritorno della Fornero con quota 103

I lavoratori temevano fortemente il ritorno della Fornero ma proprio il tema delle pensioni è stato un vero e proprio cavallo di battaglia del centrodestra e quindi ormai il ritorno alla Fornero sembra proprio scongiurato. La quota 103 flessibile è una misura molto particolare. Per andare in pensione con la quota 103 flessibile serviranno 64 anni di età, ma serviranno anche 39 anni di contributi. Se i contributi versati sono invece pari a 38 anni serviranno 65 anni di età. Il problema è per chi è nato nel 60. Infatti chi è nato nel ’60 viene penalizzato sostanzialmente perché viene escluso da tutte queste misure. Sono proprio gli esperti del mondo delle pensioni e sottolineare come tutte queste misure sostanzialmente finiscano sempre per tagliare fuori la classe 1960.

Pensioni minime a 1000 euro e novità

Ma un tema fortissimo della prossima riforma delle pensioni e anche la tanto attesa pensione minima portata a €1000. Infatti la pensione minima in Italia è attualmente da fame. Portarla a 1000 euro è una vera misura di civiltà. Ma d’altra parte si parla molto anche di riscatto gratuito della laurea e di nuovi contributi figurativi. Insomma i temi sul tavolo sono tanti ma il consiglio di I Love Trading è quello di confrontarvi già da ora col vostro CAF per capire cosa converrebbe di più nella vostra situazione specifica.

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