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Pensione a 67 anni addio per sempre: cambia tutto e ci vai 5 o 7 anni prima, ricco e conveniente

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Salvatore Dimaggio

Una vera rivoluzione nel mondo delle pensioni ed ora ci vai davvero quando vuoi.

Come sappiamo il mondo delle pensioni è un mondo delicatissimo e la sua normativa è sempre in continua evoluzione.

ANSA

Teoricamente in Italia ci vorrebbero 67 anni di età per andare in pensione e 20 anni di contributi, ma come vedremo ora cambia tutto.

Le tante opzioni nuove e ricche per la pensione anticipata

Il pilatro del sistema pensionistico italiano è la regola dei 67 anni di età e venti anni di contributi.

Pixabay

Ma questo pilastro così rigido pone delle domande nei pensionati. “posso andare in pensione 5 anni prima” si chiedono alcuni? Ci sono addirittura tre vie per andare in pensione prima e sono i fondi di solidarietà bilaterali, i contratti di espansione e la RITA. Si tratta di tre vie molto particolari ma anche molto vantaggiose che consentono di uscire dal lavoro con ben 5 anni di anticipo, ma come vedremo i modi per uscire prima sono tantissimi e gli esperti ne contano addirittura più di dieci. Se queste tre vie sono convenienti perchè permetto di uscire con 5 anni di anticipo ci sono anche quelle che consentono di uscire ancora più presto.

Uscire davvero molto prima dal lavoro si può

Innanzitutto va precisato che il Decreto Crescita del 2019, crea il contratto di espansione, prorogato anche per il biennio 2022/2023 che consente un ricambio generazionale nell’azienda con determinati requisiti. Questo avvantaggia l’azienda con un ricambio generazionale fatto di concerto con i sindacati ma consente anche ai lavoratori che vogliano uscire prima dal lavoro di poterlo effettivamente fare. Ma per andare in pensione molto prima. Questa via si chiama Isospensione e può sorprendere il fatto che faccia parte della riforma Fornero. Infatti la riforma Fornero ha proprio previsto questa uscita anticipata in particolari casi. Oggi l’Isospensione consente di uscire dal lavoro addirittura 7 anni prima.

Le novità clamorose della riforma

Ma l’attuale sistema pensionistico è giudicato troppo duro dal centrodestra che ha promesso di cambiarlo. Dunque dal 2023 saranno possibili uscite molto più vantaggiose per i lavoratori e tanti potranno effettivamente andare in pensione già a 63 o 64 anni. Una grande attenzione sarà dedicata anche a nuovi casi di contributi figurativi ed anche allo sperato aumento delle pensioni minime a 1000 euro. Un vero salto in avanti di civiltà visto che le attuali pensioni minime non consentono neppure di sopravvivere. Già il Presidente Tridico aveva anticipato buona parte di queste misure in alcune dichiarazioni nei mesi precedenti.

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