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La Fed accelera sull’aumento dei tassi e la BCE (e l’Europa) rischia di essere travolta

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Salvatore Dimaggio

La banca centrale americana continua con forza la sua politica di aumento dei tassi di interesse ma la banca Centrale Europea e le altre banche centrali del mondo rischiano di non riuscire a tenere il passo.

Ovviamente ogni banca centrale guarda la situazione economica del suo contesto e cerca di fare la cosa migliore relativamente all’area della quale si occupa.

ANSA

Tuttavia il rialzo dei tassi veramente marcato intrapreso dalla Federal Reserve rischia di mettere in difficoltà l’Europa.

BCE non riesce a tenere il passo della Fed

La Federal Reserve ha l’assoluta necessità di ridurre l’inflazione.

Pixabay

L’inflazione è stata definita dalla Federal Reserve come qualcosa di inaccettabile ai livelli attuali e quindi la banca centrale degli Stati Uniti tira dritto per quello che riguarda l’aumento dei tassi. Ma l’aumento dei tassi così marcato voluto dalla banca Centrale degli Stati Uniti è qualche cosa che la banca Centrale Europea rischia di non potersi permettere. Infatti proprio dalla banca Centrale Europea è arrivata una richiesta di collaborazione nei confronti della Federal Reserve. Quindi la Banca Centrale Europea è come se avesse chiesto alla Federal Reserve di non accelerare troppo sui tassi perché l’Europa non può permettersi un aumento dei tassi troppo forte.

Si peggiora il rischio della recessione

Infatti se l’aumento dei tassi può ridurre effettivamente la pressione inflazionistica è vero anche che con i tassi in forte aumento, le condizioni dell’economia peggiorano fortemente e l’Europa questo purtroppo non se lo può proprio permettere. Teniamo presente che oggi i titoli di stato di tanti paesi europei si stanno impennando proprio perché i conti pubblici sembrano essere messi in difficoltà. Ma se i conti pubblici di tanti paesi europei sono in difficoltà oggi che ancora non siamo in recessione figurarsi che cosa può succedere con l’arrivo della fortissima recessione che tanti paventano.

Non c’è raccordo tra le banche centrali

Insomma la strada per le banche centrali è sempre più stretta ma se gli Stati Uniti hanno comunque delle possibilità di manovra, l’Europa sembra sempre più nell’angolo a causa di un’economia più fragile e soprattutto a causa dei costi energetici oramai proibitivi. Se i costi energetici continueranno ad essere così alti come la maggior parte degli analisti si aspetta, la banca centrale europea probabilmente non avrà più i mezzi per continuare ad aumentare i tassi e dovrà fermarsi. Quindi oggi la banca centrale europea è stretta in un dilemma tra l’inflazione e recessione che non riesce proprio a dipanare e questo è soltanto uno dei tanti tanti tasselli di un puzzle che rischia di diventare sempre più problematico e pericoloso.

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