Arrivano i due nuovi superbonus Meloni e finalmente c’è chiarezza su quelle che saranno le linee fondamentali della nuova normativa.
Giorgia Meloni vuole riformare alla radice la giungla dei tanti bonus casa e ne arrivano solo due.
Vediamo come funzionano e a chi non piacerà la riforma.
Troppe polemiche sui bonus casa e così Meloni li riduce a due
Spariscono tutti i vecchi bonus casa. La montagna di quasi 6 miliardi di frodi scoperte dal Fisco e che aveva fatto infuriare il governo Draghi ha messo in allarme anche il nuovo governo Meloni e quindi sul bonus cambia tutto.
Innanzitutto spariscono tutti i bonus che ci sono stati fino a questo momento. Il primo bonus Meloni sarà sulla prima casa e le cifre oscilleranno tra l’80% ed il 110%. Ma molti ritengono che al 110% potranno accedere ben pochi per le questioni reddituali che poi vedremo. Il secondo bonus si avrà per le seconde case e sarà di circa il 65%. Dunque finisce l’epoca dei bonus concessi praticamente solo ai ricchi. Ma la stangata più grossa sarà sui controlli fiscali preventivi durissimi prima dell’erogazione dei soldi.
Limiti di reddito e controlli fiscali durissimi e preventivi
In un paese che ha una famiglia su 12 in povertà assoluta (e con il dramma delle bollette i numeri stanno crescendo spaventosamente) i bonus casa erano un aiuto economico assurdo ai ricchi. Infatti dai numeri è emerso come quasi solo le famiglie facoltose abbiano richiesto i bonus. Una famiglia che a stento riusciva ad arrivare a fine mese non aveva i soldi e neppure la testa per impelagarsi nelle scartoffie dei bonus. Invece le famiglie ricche con tante case ci si sono buttate e si sono arricchite ancora di più. Ecco perchè i nuovi bonus meloni saranno legati al reddito e solo i redditi bassi potranno prenderli. Ai redditi alti la percentuale dovrebbe diminuire molto o arrivare una vera preclusione.
Prima i controlli e poi i soldi
Ma nei nuovi bonus Meloni giocheranno un ruolo fondamentale i controlli fiscali. Infatti Il profilo patrimoniale del soggetto richiedente ed il valore dell’immobile saranno rapportati all’entità dei lavori ed al credito ceduto. Ogni aspetto economico del bonus, dell’immobile e del soggetto beneficiario saranno incrociati tra loro e con gli altri dati dell’agenzia delle entrate per bloccare qualsiasi richiesta anomala. Gli esperti parlano di controlli così duri che per i furbetti la vita sarà impossibile, ma c’è chi sostiene che gli imbrogli diventeranno solo più elaborati e raffinati.