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Superbonus, Meloni cambia tutto: crolla al 65%, chiude tutti gli altri e richiesta soldi indietro

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Salvatore Dimaggio

Cambia tutto per il superbonus 110% con il nuovo governo Meloni.

Il governo Meloni non si è ancora insediato ma già sono piuttosto chiare le linee forti di questo nuovo esecutivo che per la prima volta sarà guidato da una donna.

ANSA

Giorgia Meloni intende intervenire con forza sul superbonus 110%, Infatti si parla di un superbonus che crolla al 65% e di tutti i vari bonus della casa che vengono accorpati in un’unica misura.

Dall’anno prossimo cambia tutto e il fisco è una stangata

Ormai sono molto insistenti le voci in questo senso ma arrivano anche i controlli durissimi su chi ha preso i soldi per i bonus casa e le restituzioni saranno veramente pesantissime.

Pixabay

Vediamo che cosa sta succedendo. Innanzitutto a quanto pare il governo Meloni ha intenzione di riunire in una sola misura tutti i bonus casa. Oggi infatti bonus casa sono una giungla di misure diverse e si punta ad una razionalizzazione verso un unico bonus immobiliare che varrà il 65%. Quindi tutti i bonus casa esistenti fino ad oggi potrebbero sparire l’anno prossimo per lasciare il posto a questo nuovo bonus unico da 65%.

Un bonus unico ma controlli più forti

Ma oltre a questa misura radicale sono previsti anche potenziamenti dei controlli sul superbonus. l’Agenzia delle entrate infatti è davvero scatenata sul fronte dei controlli sul superbonus. Vengono rapportati i valori degli immobili ai valori dei bonus richiesti. Il tutto viene incrociato con le altre banche dati ma non basta. Infatti questi incroci di dati vengono poi rapportati alla situazione economica concreta di chi ha beneficiato del bonus. l’Agenzia delle entrate sta passando al setaccio tutti coloro i quali hanno beneficiato del bonus negli anni precedenti e la richiesta di restituzione di soldi indietro saranno veramente tantissime.

Le nuove verifiche più penetranti per chi ha beneficiato dei bonus

L’agenzia delle entrate punta a fare cassa proprio coi furbetti dei bonus casa. Infatti il fisco sa che tanta parte dei cantieri partiti col bonus sono cantieri gonfiati o inesistenti e basterà un piccolo indizio di irregolarità per far richiedere i soldi indietro. Soprattutto le ditte più sospette saranno controllate e chiunque si è rivolto ad esse finisce inevitabilmente al centro delle verifiche. Il mondo dell’edilizia è in subbuglio perché con la stangata sul super bonus e con i controlli così duri tanti cantieri rischiano di chiudere. Ma tanti cantieri rischiano di chiudere anche a causa della fiammata durissima delle bollette.

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