Il reddito di cittadinanza è nel mirino e tante famiglie italiane rischiano di sprofondare nella povertà più assoluta.
Sono vari gli osservatori internazionali che stanno chiedendo all’Italia di salvare il reddito di cittadinanza perché proprio in un momento così drammatico eliminarlo potrebbe essere veramente problematico.
Ma il centrodestra va avanti per la sua strada e secondo alcune indiscrezioni il taglio del reddito di cittadinanza dovrebbe andare avanti con grande speditezza.
Come funziona l’eliminazione dell’aiuto ai poveri
Secondo fonti ben informate il reddito di cittadinanza dovrebbe essere dimezzato. Vediamo come intende muoversi il nuovo governo.
Il governo Meloni ancora non si è formato ma come sappiamo ha veramente un’avversione per il reddito di cittadinanza e quindi sicuramente lo abolirà. Ma su questo punto Fratelli d’Italia e le altre forze della maggioranza di centro-destra sembrano abbastanza lontane. Infatti mentre fratelli d’Italia vuole assolutamente abolire il reddito, Lega e Forza Italia vorrebbero più che altro modificarlo. Per riuscire a mettere insieme le varie anime del centrodestra si è arrivati a un compromesso che però può essere veramente atroce per le famiglie italiane più in difficoltà.
Dimezzato durante la tempesta delle bollette
In sostanza il reddito di cittadinanza sarà dimezzato. Attualmente il governo per il reddito grillino spende 9 miliardi all’anno ma il nuovo governo lo vuole portare a 4,5 miliardi. In sostanza ci sarebbero due leggi per colpire il reddito di cittadinanza. Una prima legge avrebbe lo scopo di cancellare il reddito di cittadinanza. Questa legge potrebbe essere un vero e proprio massacro sociale perché di colpo tante famiglie si ritroverebbero senza un sostegno. Ma con una seconda legge il centrodestra vorrebbe mettere in campo un sostegno sociale differenziato tra chi è in condizione di poter lavorare e chi non è in condizione di poter lavorare. Si tratta di una via piuttosto tortuosa per cercare di distinguere chi è in povertà ma può lavorare da chi è in povertà e non può neppure lavorare.
Chi si salva
Il ragionamento da cui parte la destra è che il 50% dei beneficiari del reddito di cittadinanza sia in grado di lavorare anche se disoccupato. Per le persone che sono in grado di lavorare il reddito di cittadinanza viene sostanzialmente cancellato e si ritroveranno in una situazione difficile. L’altro 50% dei beneficiari del reddito di cittadinanza è invalido o comunque inabile al lavoro. In questo 50% ci sono anche persone in età molto avanzata oppure persone comunque sia non collocabili sul mercato del lavoro. Per questo 50% che non è in grado di lavorare ci sarà una sorta di accompagnamento alla pensione.