In questo periodo sta diventando veramente caldissima la questione delle pensioni e tanti lettori effettivamente vogliono capire quali sono i trucchi migliori per andare in pensione.
Come gli esperti del mondo pensionistico sottolineano spesso la normativa italiana sulle pensioni è molto complessa e contorta.
Tuttavia vediamo che cosa succede per quello che riguarda i contributi volontari.
Contributi volontari e attuale normativa
Molti italiani si trovano nella condizione di non poter accedere alla pensione di vecchiaia perché non hanno il minimo di contributi.
Questo può sembrare un caso abbastanza remoto e invece è molto diffuso. Infatti tanti Italiani per lunghi periodi della loro vita sono costretti a non lavorare oppure ad accettare lavori in nero. Oppure tante volte gli italiani fanno lavori poverissimi che non offrono quasi nulla. Bisogna ricordare che in Italia c’è bisogno di avere almeno 20 anni di contributi per avere diritto alla pensione. Dunque in Italia per avere la pensione c’è bisogno di raggiungere 67 anni di età (salvo alcuni casi particolarissimi) e 20 anni di contributi.
Come funzionano questi contributi
Quindi se non si hanno 20 anni di contributi teoricamente non si potrebbe andare in pensione. Ma proprio per questo sono molto importanti i contributi volontari. Calcolare quanto costano i contributi volontari non è molto semplice. Innanzitutto bisogna tenere presente che l’aliquota del dipendente è quella del 33%. Ma ovviamente la cosa fondamentale è capire su quale imponibile bisogna applicarla. Secondo la normativa attuale si fa riferimento alle ultime 52 settimane di contributi versati. Ma tutto cambia per i lavoratori autonomi. Infatti per i lavoratori autonomi l’aliquota oscilla dal 35 al 24%. In questo caso il montante sarà determinato dai redditi degli ultimi 36 mesi calcolati ovviamente come media.
Situazioni molto diverse
Oggi come oggi non è semplice capire quando convenga versare i contributi volontari e quando no. Tutto dipende molto dal caso singolo e se si è lavoratori dipendenti oppure partite IVA. Infatti in molti casi versare i contributi volontari diventa l’unico strumento possibile per andare in pensione e di conseguenza purtroppo non c’è scelta. Ma in tanti casi versare i contributi volontari è anche sconveniente e quindi molto spesso il CAF sconsiglia da questo tipo di percorso. Ma il nuovo governo promette rivoluzioni sulle pensioni ed anche sui contributi. Quindi è veramente molto importante su questa questione avere presenti i dati che vi abbiamo fornito ma poi rapportarli (con l’aiuto di un esperto) al vostro caso concreto. Ad ogni modo tanti hanno i contributi volontari come vera e propria via obbligata per andare in pensione, ma col nuovo governo potrebbe essere più facile.